Appendicectomia
Procedura chirurgica
Incisione addominale per intervento di appendicectomia
Appendice infiammata esteriorizzata dalla parete addominale per consentire legatura ed escissione
TipoAddominale
AnestesiaGenerale
IndicazioniAppendicite
Possibili complicanze
MeSHD001062
MedlinePlus002921

L'appendicectomia è l'asportazione chirurgica dell'appendice, praticata principalmente in presenza di appendicite acuta, cronica o cronicizzata (ma anche in caso di tumore), in anestesia totale o, in casi del tutto eccezionali, in anestesia locale per infiltrazione. Da alcuni anni ormai, è stata introdotta anche la video-laparo-appendicectomia che consiste nell'asportazione dell'appendice ciecale mediante tecnica video-laparoscopica.

Tecnica chirurgica

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L'intervento per l'asportazione dell'appendice ciecale prende il nome di appendicectomia.

Tale intervento, nelle sue numerose varianti tecniche, prevede di interrompere il vaso che irrora l'appendice (chiamato arteria appendicolare o arteria del mesenteriolo), di asportare l'appendice e di chiudere la breccia dell'intestino (il colon nella sua porzione iniziale che prende il nome di cieco).

Le varianti sono molteplici, come si assiste in tutti gli interventi chirurgici eseguiti su patologie abbastanza diffuse, ma a grandi linee divisibili in due categorie: le tecniche "open" o aperte (ossia con ingresso nella cavità addominale mediante taglio della cute in prossimità dell'appendice) e le tecniche laparoscopiche (ossia con utilizzo di 2-3 piccoli fori nella parete addominale dai quali fare passare una piccola telecamera e i ferri necessari).

Gli ultimi studi eseguiti mostrano una sostanziale eguaglianza in termini di risultati tra le due tecniche, sebbene quella laparoscopica abbia due vantaggi: da una parte quello estetico (i piccoli tagli di 5 mm si possono eseguire al di sotto della "linea delle mutande" ed uno nell'ombelico) ma soprattutto la possibilità attraverso la telecamera di visualizzare tutto l'addome (impossibile con il piccolo taglio in prossimità dell'appendice eseguito con l'altra tecnica) evidenziando altre patologie che "mimano" l'appendicite, come alcune patologie ginecologiche o le malattie infiammatorie intestinali e di "pulirlo" a fondo da eventuale materiale purulento. L'altro verso della medaglia è sicuramente la maggior difficoltà della tecnica (si opera "indirettamente" e con visione bidimensionale) ed il rischio di lesione di altri organi. Tali problematiche sono gradualmente superabili con l'incremento dell'esperienza del chirurgo.

Per tali motivi la maggior parte dei centri applicano la tecnica laparoscopica nelle donne in epoca fertile (ossia dal menarca alla menopausa) ed in tutti i casi di diagnosi dubbia.

Tecnica aperta (open)

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Incisioni laparotomiche.

È la tecnica più antica, eseguita dagli albori della chirurgia addominale fino ai giorni nostri. Può essere così schematizzata:

Appendicectomia. L'appendice viene sollevata verso l'esterno.

L'intervento, che è stato descritto nelle sue fasi salienti, non pone particolari problemi e si conclude in pochi minuti nel caso di appendiciti acute iniziali. Quando la malattia è in fase più avanzata o si incontrano complicazioni può risultare molto più lungo e indaginoso. Richiede nella maggior parte dei casi un ampliamento della breccia laparotomica e manovre più complesse. La presenza di una peritonite circoscritta o diffusa impone il posizionamento di un drenaggio esterno.

In queste situazioni è frequente l'infezione post-operatoria del sito chirurgico con formazione di ascessi nella parete addominale che allungano i tempi di guarigione e sono responsabili della formazione di cicatrici deturpanti.

Tecnica chiusa

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L'avvento recente delle tecniche laparoscopiche e la loro sempre maggiore diffusione ha portato a profondi cambiamenti nell'approccio chirurgico all'appendicite per la quale ottiene sempre maggiori consensi. Oltre che per la riconosciuta minore invasività della tecnica che implica un decorso post-operatorio sicuramente meno doloroso e con una ripresa più rapida delle condizioni generali e quindi un ricovero ospedaliero più breve depongono a favore dell'appendicectomia laparoscopica altri fattori:

Non sono ritenute controindicazioni a questo tipo di intervento le appendiciti complicate o la gravidanza[3][4][5]

Storia

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La prima operazione di appendicectomia documentata eseguita con successo è stata nel 1735, quando il chirurgo francese Claudius Aymand descrisse la presenza di un'appendice perforata dentro la sacca erniaria di un bambino di undici anni, Hanvil Andersen, che aveva subito con esito positivo un intervento di chirurgia dell'ernia inguinale. L'operazione si eseguì con successo al St. George's Hospital di Londra. Pare che l'appendice fosse stata perforata da un oggetto appuntito inghiottito dal bambino. Questi ebbe un rapido recupero e fu dimesso un mese dopo.

Vi sono stati alcuni casi di auto-appendicectomia: uno realizzato da Evan O'Neill Kane nel 1921, ma l'operazione venne ultimata dal suo assistente; un altro fu quello di Leonid Rogozov, che dovette eseguire l'operazione da sé, poiché era l'unico dottore di una remota base in Antartide.

Tra gli anni '60 ed '80 in Europa, il consenso generale della comunità medica era che l'appendice fosse un organo vestigiale, privo di utilità, ed anzi dannoso per salute, in quanto soggetto ad infezione. In quest'ottica, l'appendicectomia divenne rapidamente l'intervento chirurgico più comune di medicina interna. Nei paesi dove opera un sistema sanitario nazionale, gli interventi chirurgici sono fonte di entrate per gli ospedali e i reparti, e questo tipo di intervento ha rappresentato per anni una grossa fonte di apporto finanziario. Successivamente è cambiato l'approccio, volto a diminuire le spese del sistema sanitario, le degenze e il rischio al paziente per complicanze post-operatorie. In Francia le operazioni sono passate da 300.000 degli anni '80 a 83.400 del 2012. Un recente studio su 900 pazienti con appendicite in Gran Bretagna, pubblicato su British Medical Journal, ha rilevato che il 63% degli interventi può essere evitato e sostituito con la terapia antibiotica.[6]

Note

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  1. ^ Liang MK, Lo HG, Marks JL - Stump appendicitis: a comprehensive review of literature.- Am Surg. 2006 Feb;72(2):162-6
  2. ^ Truty MJ, Stulak JM, Utter PA, Solberg JJ, Degnim AC - Appendicitis after appendectomy - Arch Surg. 2008 Apr;143(4):413-8
  3. ^ Yau KK, Siu WT, Tang CN, Yang GP, Li MK. - Laparoscopic versus open appendectomy for complicated appendicitis - J Am Coll Surg. 2007 Jul;205(1):60-5
  4. ^ Walsh CA, Tang T, Walsh SR. - Laparoscopic versus open appendicectomy in pregnancy: a systematic review. - Int J Surg. 2008 Aug;6(4):339-44. Epub 2008 Feb 1.
  5. ^ Moreno-Sanz C, Pascual-Pedreño A, Picazo-Yeste J, Corral-Sánchez MA, Marcello-Fernández M, Seoane-González J - Laparoscopic appendicectomy and pregnancy. Personal experience and review of the literature] - Cir Esp. 2006 Apr;79(4):261.
  6. ^ Arezzo Web, da Adnkronos Salute, 26 febbraio 2014

Bibliografia

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Altri progetti

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