Arrested Development - Ti presento i miei | |
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Titolo originale | Arrested Development |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 2003-2019 |
Formato | serie TV |
Genere | commedia |
Stagioni | 5 |
Episodi | 84 (+ 22 st. 4 remix) |
Durata | 22 min (st. 1–3) 27-37 min (st. 4-5) |
Lingua originale | inglese |
Rapporto | 16:9 |
Crediti | |
Ideatore | Mitchell Hurwitz |
Interpreti e personaggi | |
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Voci e personaggi | |
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Doppiatori e personaggi | |
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Casa di produzione | 20th Century Fox Television |
Prima visione | |
Distribuzione originale | |
Dal | 2 novembre 2003 |
Al | 15 marzo 2019 |
Distributore | Fox (st. 1-3) Netflix (st. 4-5) |
Distribuzione in italiano | |
Dal | 12 maggio 2004 |
Al | 15 marzo 2019 |
Distributore | Fox (st. 1-2) Iris (st. 3) Netflix (st. 4-5) |
Arrested Development - Ti presento i miei (Arrested Development) è una serie televisiva statunitense prodotta dal 2003 al 2019.
Lo show racconta le vicende di Michael Bluth, un giovane manager, e i suoi tentativi per cercare di salvare l'azienda di famiglia dal fallimento, oltre che l'integrità stessa dei suoi eccentrici parenti – tra i quali Michael è, di fatto, l'unica persona dotata di buon senso. Tra i produttori della serie figura Ron Howard, il quale nella versione originale è anche la voce narrante, non accreditata, degli episodi.
Arrested Development ha debuttato in prima visione negli Stati Uniti su Fox il 2 novembre 2003. La serie ha vinto sei Emmy Awards, un Golden Globe e altri numerosi riconoscimenti, ed è stata tra le più premiate ed elogiate dalla critica negli anni 2000, oltre ad attrarre le attenzioni di diversi fanbase online;[1] nel 2007 è stata inserita da Time nella lista "100 Best TV Shows of All-TIME",[2] mentre Entertainment Weekly l'ha inserita tra i "New TV Classics".[3]
«Ecco a voi la storia di una facoltosa famiglia che perse tutto, e dell'unico figlio che aveva la possibilità di tenerla ancora unita.»
Newport Beach. Michael Bluth è un giovane padre, vedovo, impegnato nel portare avanti l'azienda di famiglia, la Bluth Company, specializzata nella costruzione di case prefabbricate. L'uomo, di fatto, è l'unica persona seria e responsabile all'interno del suo disfunzionale nucleo familiare: il padre George Senior è un pessimo manager il quale peraltro tradisce da anni sua moglie Lucille, un'altolocata e viziata signora; Lindsay è la sorella gemella di Michael, bella, superficiale e spendacciona, sposata con Tobias, uno strambo medico con la passione della recitazione, e madre di Maeby, una problematica adolescente; il fratello maggiore "G.O.B." è un irresponsabile cronico che insegue il sogno di diventare illusionista, mentre il fratello minore Buster è un trentenne mammone e insicuro; George-Michael è invece il figlio di Michael, un tredicenne un po' introverso ma onesto e giudizioso.
Preoccupato dai molti esempi negativi che il figlio rischia di ricevere dai parenti, Michael vuole una volta per tutte tagliare i ponti con la sua famiglia — che a suo dire è sempre stata più attenta a tenere alto il proprio tenore di vita, che non al benessere dell'azienda — e ricominciare altrove una nuova vita. I suoi piani vanno però a monte quanto la Bluth Company viene investita da una grave crisi finanziaria: George Senior, artefice della situazione per via della sua scellerata gestione dei fondi, finisce in galera, e l'azienda si ritrova di colpo a un passo dal fallimento. Supplicato dai suoi familiari, Michael decide quindi di restare per risolvere la situazione, cercando di salvare l'azienda di famiglia appellandosi al Chapter 11, tentando di far uscire suo padre di prigione, e iniziando al contempo a districarsi in una serie di interminabili guai.
Le prime tre stagioni della serie sono state trasmesse in prima visione negli Stati Uniti da Fox dal 2 novembre 2003 al 10 febbraio 2006. Dal 2013 ne è stato prodotto un revival consistente in due nuove stagioni, rese disponibili in streaming da Netflix, contemporaneamente in vari Paesi del mondo,[4] dal 26 maggio 2013;[5] la serie è stata cancellata ufficialmente dopo la pubblicazione della quinta stagione.[6]
In Italia le prime due stagioni sono state trasmesse in prima visione satellitare da Fox dal 12 maggio 2004, e poi in chiaro da Italia 1 dal 4 luglio 2005; la terza stagione è andata in onda in prima visione in chiaro su Iris dal 12 agosto 2009; la quarta è stata infine resa disponibile da Netflix dal 22 ottobre 2015. Inizialmente in Italia la serie è stata trasmessa da Fox con il titolo originale Arrested Development. Successivamente Mediaset l'ha programmata sui suoi canali con il titolo Ti presento i miei...[7] L'edizione italiana home video della serie ha infine assunto il titolo definitivo di Arrested Development - Ti presento i miei.[8]
Stagione | Episodi | Prima TV originale | Prima TV in italiano |
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Prima stagione | 22 | 2003-2004 | 2004 |
Seconda stagione | 18 | 2004-2005 | 2005 |
Terza stagione | 13 | 2005-2006 | 2009 |
Quarta stagione | 15 | 2013 | 2015 |
Remix della stagione 4: Conseguenze disastrose[9] | 22 | 2018 | 2018 |
Quinta stagione | 16 | 2018-2019 | 2018-2019 |
Nonostante uno "zoccolo duro" di fan, fin dagli esordi Arrested Development non ha mai goduto di un folto seguito di pubblico, cosa che ne ha decretato la cancellazione dai palinsesti nel 2006, al termine della terza stagione. Da allora sono periodicamente stati fatti vari tentativi per riportare in produzione la serie, o per realizzare una sua trasposizione cinematografica.[10] Sul finire del 2011 sono stati annunciati i piani per il ritorno di Arrested Development attraverso una miniserie televisiva, poi sfociato in un revival vero e proprio della serie,[11] prodotta e distribuita in streaming da Netflix dal 2013[12] al 2019.
Nel corso degli episodi di Arrested Development sono presenti molti riferimenti, espliciti e non, alle passate carriere dei protagonisti o alle loro vite private:[13]