Statuetta di Muri, rappresentante la dea Artio

Artio è la dea celtica della caccia e dell'abbondanza (sul cui conto oggi si sa molto poco), spesso raffigurata con le sembianze di un'orsa, oppure insieme a questo animale.

Riferimenti

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Ne è un esempio la scultura in bronzo proveniente da Muri, nei pressi di Berna (nome che significa orso) in Svizzera, che mostra un grande orso, dietro al quale c'è un piccolo albero, che sta di fronte a una donna seduta su un carro. Quest'ultima sembra tenere sul grembo dei fiori e della frutta, che serve forse a sfamare l'animale[1][2], e nella mano destra regge una tazza[3]. La scultura poggia su una grande base rettangolare in bronzo con un'iscrizione[4]:

(LA)

«Deae Artioni/Licinia Sabinilla»

(IT)

«Alla dea Artio (o Artionis), da Licinia Sabinilla»

Anche un'altra iscrizione, proveniente però dalla città di Treviri (nell'odierna Germania, sulla riva occidentale del fiume Mosella), si riferisce ad Artio[5][6].

Etimologia

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Il nome di questa dea deriva dalla parola gallica artos, cioè orso[7].

Anche altre lingue celtiche hanno parole simili, come art nell'antico irlandese, arth in gallese. E perfino in greco ἄρκτος (árktos) significa orso.

Secondo alcuni studiosi, il nome di Re Artù, come il nome Arturo in genere, sarebbe collegato proprio a questa parola e a questa divinità.

Curiosità

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Note

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  1. ^ S. Deyts, op. cit., p. 48.
  2. ^ M. Green, op. cit., p. 217-218.
  3. ^ ARTIO in "Enciclopedia dell'Arte Antica" [collegamento interrotto], su treccani.it. URL consultato il 30 gennaio 2019.
  4. ^ CIL 13, 05160
  5. ^ Wightman, op. cit., p. 217.
  6. ^ CIL 13, 04113
  7. ^ Delamarre, op. cit., pp. 55-56.
  8. ^ Le Porte dell'Anno, su leportedellanno.unito.it. URL consultato il 1º febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2019).
  9. ^ David Rockwell, Giving Voice to Bear: North American Indian Myths, Rituals, and Images of the Bear, 1991, p. 185.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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