Assedio di Zara
parte della quarta crociata e della guerra di Zara (1183-1203)
la battaglia di Zara
Data10 novembre-23 novembre 1202
LuogoZara
EsitoVittoria crociata
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
12000 crociati 300 navi (8000 veneziani)
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L'assedio di Zara, durato dal 10 al 23 novembre 1202, fu la prima azione della quarta crociata e il primo attacco contro una città cattolica da parte di crociati.

Antefatto

Papa Innocenzo III aveva più volte incitato alla crociata per la riconquista della Terra santa e per rimediare ai fallimenti della seconda e della terza crociata. Contrariamente ai casi precedenti, questa crociata non avrebbe dovuto essere sotto il controllo della nobiltà secolare, ma direttamente sotto l'autorità del Pontefice. Innocenzo pianificò l'invasione dell'Egitto dal mare e l'occupazione del delta del Nilo come base per la conquista della Palestina.

Questi piani sembravano ricevere poco entusiasmo in Europa, ma a partire dal 1200 una consistente armata di circa trentacinquemila uomini prese ad assembrarsi sotto il comando di Bonifacio del Monferrato. Innocenzo e i crociati negoziarono quindi con il Ducato di Venezia, la principale potenza marittima del Mediterraneo orientale, l'allestimento di una flotta da guerra per il trasporto in Oriente, da pagarsi al momento della partenza. Per il trasporto dei circa trentacinquemila uomini, con i loro bagagli e gli animali, Venezia chiese il pagamento di 85000 marchi d'argento. Nonostante gli enormi investimenti disposti dai Veneziani per l'allestimento della flotta, al momento della partenza si presentarono solo dodicimila uomini e i crociati furono in grado di pagare solo 51000 marchi d'argento.

Mentre una parte dei pellegrini abbandonava l'impresa, oppure decideva di tentare la via di terra, il capo dei crociati, Bonifacio I del Monferrato, negoziò un compromesso con il doge Enrico Dandolo: i veneziani avrebbero partecipato all'impresa e il doge stesso avrebbe assunto il comando della spedizione. Il pagamento dei rimanenti 34000 marchi sarebbe stato posticipato al momento in cui sarebbero stati disponibili i frutti dei successivi saccheggi.

Lo storico e scrittore veneziano Alvise Zorzi afferma che la riconquista di Zara non fu pattuita già dall'inizio, ma che era, per così dire, solo latente. Il proposito di riconquistare Zara prese concreta forma durante il viaggio, come logica necessità per una flotta così "pesante".[1] Nonostante una parte dei crociati si rifiutasse di aderire alla proposta veneziana, la maggioranza accettò, nonostante le proteste del papa, giustificando l'atto come un male necessario pur di conseguire la conquista di Gerusalemme.[2]

L'attacco

L'assedio di Zara, di Andrea Vicentino (1539-1614)

Salpata l'8 ottobre 1202, la flotta era forte di quasi 370 navi: settanta navi tonde da trasporto, centoventi arsilii per il trasporto dei cavalli, centoventisette galee per il trasporto dei crociati e cinquanta galee da guerra veneziane. La guidava in persona il doge Enrico Dandolo, affiancato dagli ammiragli Vitale Dandolo e Gabriele Soranzo.

Dopo aver attaccato e sottomesso Trieste, il 10 novembre l'armata veneto-crociata iniziò l'attacco su Zara, dopo il rifiuto da parte degli zaratini di concedere uno scalo temporaneo nel porto. La città di Zara, in Dalmazia, si era ribellata nel 1183 all'autorità veneziana e si era posta sotto la protezione di Emerico d'Ungheria. La città aveva ricevuto il sostegno di una forte guarnigione ungherese, mentre il porto era protetto da catene e pali, ma la flotta superò le difese e iniziò lo sbarco delle truppe e l'assedio.

Gli zaratini inviarono ambasciatori, ma l'intervento di Guido di Vaux, abate dell'Ordine cistercense, che annunciò la proibizione per bolla pontificia all'attacco, li convinse a perseverare nella resistenza. La città venne bombardata da terra e dal mare con macchine d'assedio e, dopo cinque giorni dovette arrendersi. Era il 23 novembre.

Note

  1. ^ Alvise Zorzi, La Repubblica del Leone. Storia di Venezia, Milano, Tascabili Bompiani, 2001, pp. 102-103, ISBN 88-452-9136-7.
  2. ^ La quarta crociata - Raccontata da Alessandro Barbero [2023]. URL consultato l'11 novembre 2023.

Bibliografia

Voci correlate

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