Bor comune | |
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(SR) Бор | |
Localizzazione | |
Stato | Serbia |
Provincia | Serbia Centrale |
Distretto | Bor |
Territorio | |
Coordinate | 44°05′N 22°06′E |
Altitudine | 353 m s.l.m. |
Superficie | 856 km² |
Abitanti | 55 817[1] (2002) |
Densità | 65,21 ab./km² |
Altre informazioni | |
Lingue | serbo |
Cod. postale | 19210 |
Prefisso | +381 30 |
Fuso orario | UTC+1 |
Targa | BO |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Bor (in serbo Бор) è una città e un comune serbo, nonché capoluogo del distretto di Bor nel nord-est della Serbia Centrale. Nei suoi dintorni è situata una tra le più grandi miniere di rame di tutta Europa. Bor è infatti un importante centro minerario e industriale, con un elevato sviluppo metallurgico.
Durante l'occupazione nazista della Serbia venne deportato nel lager centrale di Bor il poeta ungherese Miklós Radnóti (1909 - 1944), che a Bor scrisse gran parte delle sue poesie, ritrovate in un taccuino nascosto nella tasca del suo impermeabile, quando i suoi resti furono riesumati e identificati proprio grazie a quel quadernetto, noto da allora come "il taccuino di Bor".
La città fu fondata nel 1945 ma l'insediamento di Bor esisteva già dal 1800 circa. Oggi conta 30.895 abitanti adulti, e sono presenti circa 14.044 famiglie. Il numero medio di componenti per famiglia è di 2,80. Bor è abitata in maggioranza da serbi, ma è presente anche un gran numero di minoranze etniche. La composizione etnica della città, secondo un censimento del 2002, è la seguente:
La municipalità di Bor comprende la città di Bor e i seguenti villaggi: