Campo di Marte | |
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Stato | Italia |
Lingua | italiano |
Periodicità | quindicinale |
Genere | rivista di letteratura ed arte |
Fondatore | Enrico Vallecchi |
Fondazione | agosto 1938 |
Chiusura | agosto 1939 |
Sede | Firenze |
Editore | Vallecchi |
Direttore | Enrico Vallecchi |
Redattore capo | Alfonso Gatto e Vasco Pratolini |
Campo di Marte fu una rivista quindicinale di azione letteraria e artistica fondata a Firenze nell'agosto del 1938, nominalmente diretta da Enrico Vallecchi, ma de facto dai redattori Alfonso Gatto e Vasco Pratolini.
La rivista (copertina del N. 1), nata in un clima di chiusura rispetto alle esperienze del Novecento europeo, cerca di camminare in senso contrario vivendo con intensità le proposte di una cultura diversa a quella propagandata dal fascismo, così come fa la rivista Corrente di Vita nata nello stesso anno.
La rivista nasce in un anno, il 1938, in cui i venti di guerra soffiano sempre più minacciosi e il regime fascista stringe un'alleanza con il Terzo Reich facendosi, l'anno dopo, trascinare nel conflitto. In un periodo così difficile, "Campo di Marte" difende la coerenza integra dell'arte contro gli attentati e le frodi dello stile fascista.
Numerosi e coraggiosi furono tutti i contributi dati sulla rivista, soprattutto quelli riguardanti il rapporto letteratura-società, ma intorno a "Campo di Marte" crebbero nel frattempo le ostilità e le polemiche. La rivista, infatti, chiuse dopo solo un anno di vita.
La pubblicazione, all'interno del numero doppio 10/11, di un brano di Erica di Elio Vittorini e gli attacchi di Giulia Veronesi contro gli architetti "corporativi" mettono in allarme il regime mussoliniano, che impone la sospensione del foglio.
Alcuni autori le cui opere sono apparse sulle pagine della rivista:
Nell'agosto del 1939 "Campo di Marte" termina le pubblicazioni e sull'ultimo numero apparirà il Congedo provvisorio di Alfonso Gatto.