Casacalenda comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Molise |
Provincia | Campobasso |
Amministrazione | |
Sindaco | Sabrina Lallitto (lista civica Ripartiamo Kalena) dal 4-10-2021 |
Territorio | |
Coordinate | 41°44′29″N 14°50′56″E / 41.741389°N 14.848889°E |
Altitudine | 643 m s.l.m. |
Superficie | 67,28 km² |
Abitanti | 1 852[1] (31-05-2023) |
Densità | 27,53 ab./km² |
Comuni confinanti | Bonefro, Guardialfiera, Larino, Lupara, Montorio nei Frentani, Morrone del Sannio, Provvidenti, Ripabottoni |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 86043 |
Prefisso | 0874 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 070011 |
Cod. catastale | B858 |
Targa | CB |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 230 GG[3] |
Nome abitanti | casacalendesi |
Patrono | sant'Onofrio |
Giorno festivo | 12 giugno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Casacalenda nella provincia di Campobasso | |
Sito istituzionale | |
Casacalenda è un comune italiano di 1 852 abitanti[1] della provincia di Campobasso in Molise.
E' l'antica Kalene citata da Polibio, nella quale C. Marco si accampò nell'anno 217 a.C. per affrontare il nemico Annibale.[senza fonte] Una antica iscrizione rinvenuta nelle vicinanze dell'abitato riporta l'espressione "Incolae Sicaleni", ovvero " abitanti di/in Sicalenum"[4]. Secondo alcuni invece il termine casa si accosterebbe al termine latino calendae, ossia "primo giorno del mese" e con significato traslato a "primo giorno del mercato".[senza fonte]
Lo storico Polibio riferisce, parlando della seconda guerra punica, che nell'inverno del 217 a.C. nel villaggio di Kalene si era accampato l'esercito romano, guidato da M. Munucio Rugo per affrontare il nemico Annibale, trincerato nella vicina Gerione.
L'attuale nome Casacalenda conserva il suo stemma sulla Porta da Capo, e sulla Fonte del Duca: l'iniziale lettera di K, toponimo precedente il romanizzato Calendae, venne cambiata con la conquista romana nel I secolo a.C.
Dopo la caduta di Roma, si sa che nel Catalogus baronum sotto Guglielmo II di Sicilia nel 1175, che il primo signore di Casacalenda fu Giuliano da Castropignano. Il casato più importante che governo Casacalenda nella storia fu quello dei Caracciolo e dei Capua. Nello stesso anno Riccardo, con il consenso regio, divenne signore di Casacalenda, ma in seguito al declino della monarchia angioina, Casacalenda divenne parte integrante della contea di Montagano.
In seguito il feudo fu venduto ad Andrea di Capua e Pirro Ametrano, signore spagnolo, nel 1510. Pirro morì nel 1544, a lui successe il figlio Antonio, che si sposò con Giulia de Sangro, figlia del conte di Frisa, e da questo matrimonio nacquero Pirro II, Vittoria e Lucrezia. Quando Antonio Ametrano morì nel 1562, il feudo passò a Lucrezia, la quale sposò Antonio di Sangro nel 1580, dando vita al periodo del dominio del nuovo casato, molto potente e favorito dalla Casa Reale di Napoli.
In seguito Casacalenda passò al nipote Scipione, che sposò Beatrice Carafa nella casa ducale di Campolieto, prima di morire nel 1671. Dal matrimonio nacque Fabrizio, sotto cui i possedimenti molisani dei Sangro comprendevano, oltre a Casacalenda, anche Campolieto, Campodipietra, Larino e Provvidenti. Fabrizio ebbe sei figli, di cui solo l'ultimo chiamato Scipione, prese i possedimenti del casato nel 1700. Costui acquisì molto potere, fino ad ottenere nel 1724 il feudo marittimo di Campomarino dai marchesi Marulli di Barletta, e lasciò come erede la figlia Anna, prima della morte nel 1752.
Le vicende di passaggio del feudo si susseguirono fino all'eversione della feudalità nel 1805, benché il nobile Antonio, ultimo discendente, conservò il titolo di duca. Suo figlio Francesco sposò Isabella Pallavicino del patriziato lombardo, e successivamente il titolo passò al figlio Giovanni.
Nel frattempo nel secondo Ottocento il centro si ampliò notevolmente, con la costituzione di due nuclei: la Terravecchia, ossia quello più antico, a forma ellittica, e la Terranova, più espanso, che sorse sulla piana del Carmine, dove c'è la chiesa omonima.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 10 novembre 1983.[5] Lo stemma si può blasonare:
«Partito di rosso e di nero, allo scudetto accartocciato di azzurro, attraversante sulla partizione, caricato della lettera maiuscola K d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Abitanti censiti[8]
All'interno del palazzo comunale, in corso Roma n. 78, sono ospitati il Museo multimediale del bufù, dedicato all'omonimo strumento musicale della tradizione contadina, e la Galleria civica d'arte contemporanea dedicata, nel 2007, allo scultore Franco Libertucci. Sempre al secondo piano del Municipio, il 1º agosto 2009 è stata inaugurata la Galleria del giro del cigno, dedicata al più importante evento sportivo di Casacalenda, gara ciclistica internazionale Cl. 1.2 ME arrivata alla 61ª edizione.
Dal 1990, inoltre, esiste un Museo all'aperto di arte contemporanea che, a maggio del 2014, si è arricchito con altre due opere portando, così, a 20 i manufatti del MAACK (acronimo del Museo) che arricchiscono l'intero territorio comunale.[9]
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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9 giugno 1980 | 16 giugno 1990 | Giovanni Di Stasi | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [10] |
16 giugno 1990 | 24 aprile 1995 | Giovanni Antonio Tozzi | Partito Comunista Italiano, Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [10] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Paolo Miozza | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [10] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Giovanni Antonio Tozzi | lista civica | Sindaco | [10] |
14 giugno 2004 | 28 novembre 2007 | Nicola Eugenio Romagnuolo | lista civica | Sindaco | [10] |
8 giugno 2009 | 25 maggio 2014 | Marco Gagliardi | lista civica | Sindaco | [10] |
26 maggio 2014 | 25 maggio 2019 | Michele Antonio Giambarba | lista civica: bene comune Casacalenda | Sindaco | [10] |
26 maggio 2019 | 30 dicembre 2020 | Sabrina Lallitto | lista civica: Kalena Plenum | Sindaco | [10] |
31 dicembre 2020 | 3 ottobre 2021 | Agnese Scala | Comm. pref. | [10] | |
4 ottobre 2021 | In Carica | Sabrina Lallitto | lista civica: Ripartiamo Kalena | Sindaco | [10] |
Casacalenda è sede della stazione di Casacalenda-Guardialfiera, posta lungo la linea Campobasso-Termoli.