Caterina Conio (Santo Stefano al Mare, 1929Milano, 1996) è stata una storica delle religioni italiana, esperta di filosofia e religioni dell'India e pioniera del dialogo interreligioso tra cattolicesimo e induismo.

Biografia

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Era figlia unica di un direttore di banca e fin da piccola dovette seguirne gli spostamenti, trasferito per lavoro da Sanremo a Firenze e poi a Milano.

A Firenze Caterina frequentò il liceo classico e prese la sua prima laurea in letteratura francese nel 1952. Determinante per la sua formazione fu il clima culturale che in ambito cattolico si viveva a Firenze nel dopoguerra, con personalità che influenzeranno la politica e il pensiero dell'Italia per tutta la seconda metà del ‘900. Protagonisti di questa stagione intellettuale furono Giorgio La Pira e Giuseppe Dossetti. In questo periodo si trovava a Firenze Don Divo Barsotti, il fondatore della Comunità dei Figli di Dio. Fu lui a suscitare in Caterina Conio la passione per il pensiero indiano e a parlarle dell'Ashram Indo-Cristiano di Shantivanam, dove Jules Monchanin e Henri Le Saux stavano effettuando un esperimento di dialogo interreligioso tra Cattolicesimo e Advaita. Caterina Conio decise quindi di indirizzare i suoi studi sul pensiero indiano.

Trasferitasi a Milano si iscrisse alla Facoltà di Filosofia dell'Università Cattolica e si laureò nel 1964 con una tesi sulla filosofia della Mandukya Upanishad (fu la prima tesi discussa alla Cattolica su un testo sacro non occidentale). Subito dopo, grazie ad una borsa di studio, partì per l'India.

A Varnasi, nella Hindu University, Caterina Conio continuò l'approfondimento filosofico della Mandukya. La sua tesi di dottorato sulla Mandukya Karika aveva come relatore il filosofo vedantico T.R.V. Murthy. Nell'introduzione alla pubblicazione in inglese del saggio The Philosophy of Mandukya Karika, tratto dalla tesi di dottorato, Caterina Conio dichiarò con chiarezza che ciò che animava i propri studi non era solo l'interesse accademico, ma il bisogno metafisico di un dialogo filosofico-religioso tra Oriente e Occidente. A Vernasi intorno alla Hindu University si formò un gruppo di studiosi animati dalle stesse necessità; ne facevano parte anche Bettina Baümer e Raimon Panikkar coi quali la Conio strinse un'amicizia di lunga durata. Ambedue furono poi protagonisti di numerosi convegni, che Caterina Conio organizzò in Italia. Nel 1964 Caterina Conio incontrò, recandosi nel Sud dell'India all'ashram di Shantivanam, il monaco benedettino francese Henri Le Saux e rimase profondamente affascinata dal pensiero e dalla personalità del mistico bretone.

Ritornata in Europa, continuò gli studi della lingua sanscrita con l'indologo tedesco Paul Hacker e diventò assistente di Gustavo Bontadini all'Università Cattolica , per poi iniziare ad insegnare Filosofia e Religioni dell'India all'Università di Pisa, nel 1974. Nello stesso anno, Caterina Conio fondò a Milano il Centro Interreligioso “Henri le Saux”. Il Centro, oltre ad approfondire la conoscenza del pensiero e dell'opera del monaco bretone e a migliorare il dialogo con il pensiero indiano, si prefiggeva di dialogare con tutte le confessioni religiose. Caterina Conio dal 1974 al 1996 curò tutte le pubblicazioni del Centro, che faranno seguito ad una intensa attività di ricerca e di incontri tra fedeli di diverse religioni e studiosi di svariate discipline.

L'attività accademica di Caterina Conio presso l'Università di Pisa continuò fino al 1996, anno della sua morte. Numerosi i saggi pubblicati e i convegni internazionali da lei organizzati.[1]

Pubblicazioni

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Saggi

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Articoli e altri contributi

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Curatele

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Note

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  1. ^ AA.VV. 1999, pp.15-19.

Bibliografia

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Controllo di autoritàVIAF (EN76407890 · ISNI (EN0000 0000 4500 3636 · SBN CFIV015929 · LCCN (ENn95051903 · GND (DE1232035815 · BNF (FRcb12428658f (data)