La cianosi (dal greco antico κυάνωσις?, kyànōsis, formato su κύανος, kyànos, "azzurro, livido") è uno stato di colorazione bluastro della pelle e delle mucose, dovuta o alla presenza nel sangue di più di g/dL di emoglobina ridotta (emoglobina non ossigenata) o di composti anomali emoglobinici come la metaemoglobina o la solfoemoglobina.

È segno di disturbi circolatori o respiratori. La concentrazione critica sarà raggiunta più difficilmente da soggetti anemici e più facilmente da chi ha un'alta concentrazione di emoglobina nel sangue, poiché, a parità di quantità di ossigeno nel sangue, nell'individuo con molta emoglobina la quantità di Hb ridotta (che cioè non viene ossigenata) sarà maggiore. Viceversa nell'individuo con poca Hb resterà poca Hb non legata all'ossigeno (ridotta). Normalmente la concentrazione di emoglobina ridotta nel sangue venoso è di 3 g/dL, e varia linearmente con aumenti o diminuzioni della concentrazione di emoglobina totale.

  1. aumento di emoglobina totale (policitemia);
  2. deficit di ossigenazione centrale (c'è poco ossigeno, dunque c'è molta Hb ridotta/deossigenata). Es: BPCO, enfisema polmonare, bronchite cronica, scompenso cardiaco;
  3. rallentamento del circolo periferico (stasi venosa), con conseguente aumento dell'estrazione di ossigeno (e conseguente aumento della differenza artero-venosa di concentrazione di ossigeno ematica) dall'Hb da parte dei tessuti.

Da notare che nell’avvelenamento da monossido di carbonio, c’è molta emoglobina deossigenata, ma trasportante il monossido di carbonio, per cui l’emoglobina ridotta è presente solo in piccole quantità, insufficienti a dare cianosi.

La cianosi viene valutata mediante ispezione delle labbra, congiuntiva palpebrale, padiglione auricolare e palmo delle mani.

Sintomi che spesso si associano a cianosi sono:

Diagnosi

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