Per questa edizione la UEFA revocò il terzo club a Svezia e Unione Sovietica, concedendolo invece all’Ungheria, oltre alla Romania per supplire alla rinuncia albanese.
Vittoriosa 1-0 nella finale di andata a Torino, la Juventus uscì sconfitta 1-2 dalla sfida di ritorno a Bilbao ma conquistò ugualmente la coppa in virtù della regola dei gol fuori casa.[1] Rimane questa l'unica affermazione internazionale conseguita da un club italiano, con un organico composto interamente da calciatori nazionali.[4]
L'inglese Stan Bowles, attaccante del QPR eliminato ai quarti di finale, emerse quale capocannoniere dell'edizione grazie a un bottino di 11 reti.
^UEFA Europa League: Storia, su it.uefa.com, Union des Associations Européennes de Football. URL consultato il 24 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2015).
«Negli anni '70 i club tedeschi, olandesi, belgi e svedesi hanno iniziato a competere con successo con le squadre inglesi e tra il 1968 e il 1984 l'unica squadra dell'Europa meridionale a vincere il trofeo e interrompere lo strapotere dei club dell'Europa del Nord è stata la Juventus FC nel 1977»