Il Siviglia di Unai Emery esordisce nelle fasi di qualificazione dapprima contro i montenegrini del Mladost Podgorica nel terzo turno, poi contro i polacchi dello Śląsk Wrocław nello spareggio, battendo entrambi con un risultato complessivo di 9-1 tra andata e ritorno. Gli spagnoli vengono poi inseriti nel Gruppo H insieme ai tedeschi del Friburgo, ai portoghesi dell'Estoril Praia e ai cechi dello Slovan Liberec, classificandosi al primo posto del girone con 12 punti conquistati, frutto di tre vittorie e altrettanti pareggi. Nei sedicesimi l'urna di Nyon sorteggia gli sloveni del Maribor, che vengono sconfitti 2-1 in Spagna con reti di Reyes e Gameiro, dopo che l'andata in Slovenia si era conclusa in parità sul 2-2. Agli ottavi di finale ha luogo il derbi sevillano contro i connazionali del Real Betis che, dopo aver nettamente vinto per 2-0 al Ramón Sánchez Pizjuán, vengono sconfitti col medesimo risultato al Benito Villamarín. Ai rigori prevale la squadra di Emery per 4-3 grazie alla decisiva realizzazione di Rakitić. Ai quarti i lusitani del Porto, dopo aver vinto 1-0 nell'andata all'Estádio do Dragão, vengono agevolmente superati per 4-1 nel ritorno a Siviglia. In semifinale i Rojiblancos incontrano i connazionali del Valencia e dopo aver vinto 2-0 al Ramón Sánchez Pizjuán con gol di M'Bia e Bacca, vengono momentaneamente rimontati nella partita di ritorno al Mestalla, dove però una rete allo scadere dello stesso M'Bia regala agli andalusi l'accesso alla finalissima, nonostante la sconfitta per 3-1, grazie alla regola dei gol in trasferta. Gli spagnoli raggiungono per la terza volta l'atto finale della competizione, a distanza di sette anni dalla finale di Glasgow.
Il Benfica di Jorge Jesus, proveniente dalla fase a gironi della UEFA Champions League e finalista della scorsa edizione, esordisce nei sedicesimi contro i greci del PAOK Salonicco, che vengono eliminati con un risultato complessivo di 4-0 tra andata e ritorno. Agli ottavi di finale gli inglesi del Tottenham vengono battuti con un aggregato totale di 5-3 nel doppio confronto (vittoria per 3-1 a Londra e pareggio per 2-2 a Lisbona). Ai quarti gli olandesi dell'AZ Alkmaar vengono sconfitti in entrambi i match, 1-0 nei Paesi Bassi con rete di Salvio e 2-0 in Portogallo con doppietta di Rodrigo, per un totale di 3-0 nel computo finale. In semifinale gli italiani della Juventus vengono prima superati per 2-1 nell'andata all'Estádio da Luz grazie ai gol di Garay e Lima, e poi fermati sullo 0-0 nel ritorno a Torino. I portoghesi raggiungono così per la terza volta, nonché seconda consecutiva, l'atto conclusivo della competizione.
Note: In ogni risultato sottostante, il punteggio della finalista è menzionato per primo. (C: Casa; T: Trasferta)
Allo Juventus Stadium va in scena la finale tra Siviglia, alla ricerca del terzo successo dopo quelli del 2006 e 2007, e Benfica, che cerca invece la sua prima affermazione in tale competizione dopo la sconfitta dell'anno precedente e quella del 1983. L'allenatore degli spagnoli Unai Emery schiera la squadra con il 4-2-3-1: i terzini sono Coke e Moreno mentre al centro agisce la coppia argentina Fazio-Pareja; a centrocampo M'Bia è affiancato da Carriço mentre sulla trequarti è disposto il capitano Rakitić, con ai suoi lati Reyes e Vitolo nel ruolo di esterni, coadiuvati all'unica punta Bacca, preferito a Gameiro nell'undici iniziale. Il tecnico dei portoghesi Jorge Jesus sceglie lo schieramento col 4-3-3: i due terzini sono Pereira e Siqueira mentre al centro vi è la coppia formata dal capitano Luisão e Garay; a centrocampo Gomes è il mediano davanti alla difesa al posto dello squalificatoPérez, con ai suoi lati Amorim e Gaitán; in attacco il tridente offensivo è formato da Sulejmani e Rodrigo, sostituti degli indisponibili Marković e Salvio, a supporto della punta Lima.
Alla lotteria dal dischetto il Siviglia è impeccabile, mentre gli errori di Óscar Cardozo e Rodrigo sono fatali per i lusitani che sono condannati alla sconfitta dall'ultimo e decisivo penalty trasformato da Kevin Gameiro, che fissa il risultato sul 4-2 e regala al club andaluso la terza UEFA Europa League della sua storia (dopo i due successi consecutivi del 2006 e 2007). Per il Benfica si tratta, invece, della terza finale d'Europa League/Coppa UEFA persa (record per quanto riguarda la competizione), nonché la seconda consecutiva.