Manichini adornati con moderne cravatte
Vari tipi di cravatte utilizzate in passato.
Statua di Alessandro Volta con toga e cravatta al collo

La cravatta è un accessorio caratteristico dell'abbigliamento maschile e di alcune declinazioni di quello femminile. Consiste di una striscia di tessuto che viene annodata attorno al colletto della camicia, lasciandone scendere l'estremità più lunga sul torace.

Il 18 ottobre si festeggia la Giornata internazionale della cravatta in Croazia e in varie città del mondo, come Dublino, Tubinga, Como, Tokyo, Sydney e altre.[1][2]

Storia

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L'antenata dell'attuale cravatta era una striscia di stoffa di vari colori indossata dai legionari romani. La sua funzione pratica era quella di proteggere le vie respiratorie durante le marce: in particolare, i gruppi di retroguardia o che seguivano le salmerie o la cavalleria erano afflitti da continue nubi di polvere sollevate dai terreni spesso sterrati.[3].

Le origini della cravatta odierna risalgono alla Guerra dei trent'anni (1618-1648), quando i mercenari croati della frontiera militare croata in servizio in Francia, indossando i loro tradizionali piccoli foulard annodati, suscitarono l'interesse dei parigini. A causa della lieve differenza di pronuncia tra la parola croata per "croati", hrvati, con la corrispondente francese croates, quel particolare foulard prese il nome di cravatta (cravate in francese).[4] Luigi XIV cominciò a indossare una cravatta di pizzo intorno al 1646, all'età di sette anni, e ne fece un accessorio di moda per la nobiltà francese. Questo nuovo articolo di abbigliamento diede inizio a una vera e propria mania in tutta Europa: uomini e donne d'alto rango portavano intorno al collo strisce di tessuto, cravatte di pizzo o jabot, che richiedevano molto tempo e fatica per essere indossati. Queste cravatte erano spesso legate da stringhe di foulard, disposte ordinatamente e arrangiate in modo da formare un fiocco.

Durante la battaglia di Steenkerque (1692) i principi, una volta vestitisi in fretta per la battaglia, si avvolsero intorno al collo una cravatta di tessuto legata alle sue estremità il cui nodo veniva infine fatto passare attraverso l'occhiello della giacca; queste cravatte vengono generalmente chiamate Steinkirk o Steenkerque.[senza fonte]

Descrizione

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I modelli di cravatta sono disponibili in diverse lunghezze per poter essere adatte alla statura della persona che la porterà. Generalmente la lunghezza si attesta intorno ai 150 cm, ma non sono rare cravatte denominate "XL" lunghe anche 165 cm. La lunghezza è legata a due fattori principali: l'altezza della persona che la indossa e il tipo di nodo utilizzato. Agli uomini di altezza pari o superiore a 190 cm si consiglia una cravatta "XL", in modo che dopo averla annodata arrivi circa all'altezza dei pantaloni. Un nodo con più passaggi rispetto ad uno più semplice "impegna" una parte maggiore della cravatta, accorciandola.

L'utilità estetica della cravatta consiste nel nascondere la striscia verticale di bottoni della camicia nonché, soprattutto, creare uno "stacco" decorativo di colore e/o di trama onde ottenere un effetto complementare (equilibrio) al resto dell'abbigliamento (scarpe e accessori compresi). Una volta annodata, la punta della cravatta dovrebbe sfiorare il bordo superiore (alla vita) del pantalone o della gonna, al limite andando oltre di qualche millimetro ma senza però nascondere la fibia di un'eventuale cintura. Grave errore è quello che la punta della cravatta, una volta annodata e sistemata, sia al di sopra della vita cioè ci sia spazio tra punta e bordo superiore el pantalone o della gonna.

Tipi di cravatte

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Nodi

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Cravatta annodata con il nodo semplice ("four in hand").

Alla fine degli anni novanta Thomas Fink e Yong Mao, due ricercatori del Laboratorio Cavendish dell'Università di Cambridge, hanno dimostrato attraverso modelli matematici che esistono 85 nodi possibili per una cravatta convenzionale. In questo modo sono anche stati scoperti dei nuovi nodi, uno dei quali è stato ribattezzato "nodo Fink".[5] Lo studio di Fink e Mao impone limiti matematici per salvaguardare l'estetica della cravatta. Successivamente il matematico Mikael Vejdemo-Johansson ha eliminato i loro vincoli estetici ed è arrivato a 177147 nodi possibili.[6][7]. Ecco i principali:

Nodo Eldredge a sinistra e nodo Onassis sciolto a destra (senza pinzetta)

Tra i nodi più originali si hanno[8][9]:

Produzione

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Scriveva Piero Angela nel 1986:

«Nel vostro armadio avrete, probabilmente, una cravatta di seta regalata per qualche compleanno. Con ogni probabilità essa è stata fabbricata nella zona di Como. A Como infatti si fabbricano, secondo certe statistiche, più dei due terzi delle cravatte del mondo. Magari poi portano le etichette più diverse, degli stilisti più diversi, ma è a Como che vengono fabbricate. Un'attività industriale molto solida, con una grande tradizione alle spalle, un mercato mondiale, in apparenza difficilmente scalzabile dalla concorrenza.»

I passaggi necessari alla produzione di una cravatta possono essere così riassunti:

Regole d'abbigliamento

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Segnale di divieto di indossare cravatte (DIN 4844-2).

Galleria d'immagini

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Note

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  1. ^ (EN) 18TH OCTOBER – THE CRAVAT DAY!, su Academia-cravatica.hr, 18 ottobre 2003. URL consultato l'8 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2013).
  2. ^ Tie Talk, su Tietalk.vpweb.com.au, 30 giugno 2010. URL consultato l'8 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2012).
  3. ^ Storia della Cravatta, su paultaylor.it. URL consultato il 5 agosto 2017.
  4. ^ Academia Cravatica, su academia-cravatica.hr. URL consultato il 6 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2012).
  5. ^ Il nodo alla cravatta
  6. ^ 177.147 modi per annodare una cravatta, su focus.it.
  7. ^ Thomas Fink, Encyclopedia of tie knots, su tcm.phy.cam.ac.uk, www.tcm.phy.cam.ac.uk. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2019).
  8. ^ Il nodo di cravatta Onassis
  9. ^ Three Exotic Necktie Knots to Try: The Eldredge Knot, The Trinity Knot, and The Cape Knot

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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