La parola cugino indica una parentela tra due o più persone con un avo in comune; il termine viene spesso assimilato per semplificazione al cugino di primo grado cioè il figlio degli zii, ma in realtà indica anche una parentela più distante.
Tradizionalmente in Italia si è soliti definire il grado di legame tra cugini a seconda del loro livello di discendenza rispetto ai loro zii:
il cugino di primo grado è detto il figlio di uno zio del soggetto[1][2][3].
il procugino, o cugino di secondo grado[4], è definito come il figlio del cugino del soggetto[5] o, alternativamente, come figlio di un prozio[1][2].
il cugino di terzo grado è il figlio di un figlio di un cugino, il figlio di un cugino di secondo grado o, alternativamente, il figlio di un pro-prozio[1][2].
Nel computo del grado di parentela, così come definito dal codice civile italiano,[6] i cugini primi sono giuridicamente parenti di quarto grado in linea collaterale, trovandosi entrambi a due gradi di separazione dallo stipite comune (il nonno).
I doppi cugini sono cugini con entrambi i genitori che condividono un rapporto di parentela. Più precisamente, i doppi cugini primi hanno entrambi i genitori che sono fratelli (ad esempio se i due padri sono fratelli e le due madri sono sorelle). Si tratta di un'eventualità piuttosto rara nella moderna società occidentale, ma più comune nelle società in cui vige il matrimonio combinato. I doppi cugini condividono entrambe le coppie di nonni[10][11].
In Italia il termine "cugino" si usava anche in ambito monarchico, infatti il re dava il nome di "cugino" alle persone che avevano l'onorificenza del Collare della Santissima Annunziata.
La parola cugino viene utilizzata in varie lingue per designare in modo affettuoso un popolo con il quale si condivide parte della propria storia o della propria cultura. Ad esempio nel mondo francofono si trovano sovente espressioni come nos cousins québécois (i nostri cugini del Quebec), nos cousins français (i nostri cugini francesi), ecc. Sovente in Italia si usa l'espressione i nostri cugini d'oltralpe, per indicare i francesi, in virtù della comune origine neolatina[12].
^art. 75 c.c., 2° comma: Nelle linee collaterali i gradi si computano dalle generazioni, salendo da uno dei parenti fino allo stipite comune e da questo discendendo all'altro parente, sempre restando escluso lo stipite.
^ Dr. Barry Starr, Relatedness, su Stanford at The Tech: Understanding Genetics, 13 gennaio 2015. URL consultato il 5 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2021).