Clazomene
Sede vescovile titolare
Dioecesis Clazomeniensis
Patriarcato di Costantinopoli
Sede titolare di Clazomene
Mappa con l'indicazione di Clazomene sulla sponda orientale del mar Egeo
Vescovo titolaresede vacante
IstituitaXIX secolo
StatoTurchia
Diocesi soppressa di Clazomene
Suffraganea diSmirne
Erettacirca V secolo
Soppressa1387
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Clazomene (in latino: Dioecesis Clazomeniensis) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli e una sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia

Clazomene, nel luogo dell'odierna Kilizman (Klazumen) in Turchia, è un'antica sede episcopale della provincia romana d'Asia nella diocesi civile omonima e nel patriarcato di Costantinopoli. Inizialmente suffraganea dell'arcidiocesi di Efeso, a partire dal IX secolo entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Smirne.

La diocesi è documentata nelle Notitiae Episcopatuum del patriarcato di Costantinopoli fino al XIV secolo.[1] Il passaggio di provincia ecclesiastica è segnalato per la prima volta nella Notitia risalente all'epoca del patriarca Nicola I Mistico, all'inizio del X secolo.[2]

Tuttavia sono noti solo due vescovi di questa antica sede episcopale: Eusebio, che prese parte ai concili ecumenici di Efeso del 431 e di Calcedonia del 451;[3] e Macario, che partecipò al concilio antifoziano dell'869/870.

Quando la regione venne occupata prima dai Selgiuchidi e poi dagli Ottomani, si ridusse di molto la presenza cristiana; per questo motivo nel 1387 un atto patriarcale soppresse di fatto la diocesi unendone il territorio a quello dell'arcidiocesi di Efeso.[4]

Dal XIX secolo Clazomene è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 26 agosto 1966. Il suo ultimo titolare è stato il teatino Robert Stephen Dehler, vicario apostolico delle Bermuda dal 1956 al 1966.

Cronotassi

Vescovi greci

Vescovi titolari

Note

  1. ^ Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, indice p. 497, voce Klazoménai.
  2. ^ Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae..., Notitia 7, p. 286, nº 651.
  3. ^ Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie, pp. 350-351.
  4. ^ F. Miklosich e J. Müller, Acta et diplomata graeca medii aevi. Vol. II Acta Patriarchatus Constantinopolitanus, Vindobonae, 1862, pp. 103-106, nº 397.

Bibliografia

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