Ypres
Sede vescovile titolare
Dioecesis Yprensis seu Iprensis
Chiesa latina
Sede titolare di Ypres
La cattedrale di San Martino
Vescovo titolareJean Kockerols
Istituita16 aprile 1969
StatoBelgio
Diocesi soppressa di Ypres
Suffraganea diMalines
Eretta12 maggio 1559
Soppressa29 novembre 1801
territorio unito alla diocesi di Gand e all'arcidiocesi di Cambrai
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche
La collegiata Notre-Dame de la Crypte di Cassel, attestata a partire dal X secolo.
Giansenio, vescovo di Ypres per 2 anni dal 1636 al 1638.

La diocesi di Ypres (in latino: Dioecesis Yprensis seu Iprensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Territorio

[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi si estendeva su due stati, la Francia e il Belgio, coprendo parte del dipartimento del Nord e parte della provincia delle Fiandre Occidentali. Confinava ad ovest con la diocesi di Saint-Omer, a sud con quella di Arras, ad est con quelle di Tournai e di Bruges.

Sede vescovile era la città di Ypres, dove fungeva da cattedrale la chiesa di San Martino (Sint-Maartenskathedraal).

La diocesi comprendeva circa 150 parrocchie, raggruppate in 1 arcipresbiterato (Ypres) e 8 decanati: Bergues, Cassel, Bailleul, Poperinge, Veurne, Warneton, Nieuwpoort e Diksmuide.

Storia

[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi fu eretta il 12 maggio 1559, in seguito alla riorganizzazione delle circoscrizioni ecclesiastiche dei Paesi Bassi del Sud, con la bolla Super universas di papa Paolo IV, ricavandone il territorio dalla diocesi di Thérouanne. Contestualmente fu resa suffraganea dell'arcidiocesi di Malines.

L'11 marzo 1561, con la bolla De statu ecclesiarum,[1] papa Pio IV definì i confini della nuova diocesi, stabilì la suddivisione in decanati con le rispettive parrocchie e assegnò la dotazione per il mantenimento del vescovo.

Il giorno prima lo stesso pontefice aveva nominato primo vescovo Maarten Bouwens, conosciuto con il nome latinizzato di Rhitovius, che prese parte al concilio di Trento, distinguendosi per la sua erudizione e pietà; presiedette, per l'assenza del metropolita, ai due primi sinodi della provincia ecclesiastica di Malines nel 1570 e nel 1574; convocò il primo sinodo della sua diocesi nel 1577, ed istituì il seminario per la formazione dei preti.

Nel 1584 fu istituito a Ypres il collegio dei Gesuiti. Altre congregazioni religiose accorsero a Ypres dopo l'erezione della diocesi.

Tra i vescovi più celebri di Ypres ci fu Cornelius Otto Jansen, conosciuto con il nome latinizzato di Giansenio, professore di Sacra Scrittura, che fu all'origine del movimento religioso, spirituale e teologico del giansenismo, sviluppatosi dopo la sua morte.

In seguito al concordato, con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801 la diocesi fu soppressa e il suo territorio incorporato in quello della diocesi di Gand[2] e dell'arcidiocesi di Cambrai.

Dal 1969 Ypres è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 22 febbraio 2011 il vescovo titolare è Jean Kockerols, vescovo ausiliare di Malines-Bruxelles.

Cronotassi

[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi

[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi titolari

[modifica | modifica wikitesto]

Note

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Il testo della bolla in Gallia christiana, op. cit., instrumenta, coll. 379 e seguenti.
  2. ^ Oggi questa parte del territorio di Ypres si trova nella diocesi di Bruges.

Bibliografia

[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Diocesi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di diocesi