Ellery Queen
Titolo originaleEllery Queen
PaeseStati Uniti d'America
Anno1975-1976
Formatoserie TV
Generepoliziesco, giallo
Stagioni1
Episodi22 + episodio pilota (90 min)
Durata45 minuti
Lingua originaleinglese
Rapporto1,33: 1
Crediti
IdeatoreRichard Levinson e William Link
Interpreti e personaggi
Doppiatori e personaggi
C.D.:

F.C.M.:

ProduttoreRichard Levinson e William Link
Prima visione
Prima TV originale
Dal23 marzo 1975
Al4 aprile 1976
Rete televisivaNBC
Prima TV in italiano
Dal29 aprile 1978
Al1979
Rete televisivaRai 1
Opere audiovisive correlate
OriginariaThe Adventures of Ellery Queen (1950-1952)
The Further Adventures of Ellery Queen (1958-1959)

Ellery Queen è una serie televisiva poliziesca statunitense, ideata nel 1974 da Richard Levinson e William Link e trasmessa dall'emittente televisiva statunitense NBC dal 1975 al 1976.

La prima apparizione in Italia avvenne 29 aprile 1978 sui canali della RAI.[1]

In precedenza venne realizzato un episodio pilota dal titolo Ellery Queen: Don't Look Behind You per una serie su Ellery Queen il cui protagonista avrebbe dovuto essere Peter Lawford. L'episodio venne trasmesso negli Stati Uniti nel 1971 e, tra i protagonisti, vi recitò l'attrice hollywoodiana Coleen Gray.

Produzione

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La serie è composta da 23 episodi, compreso il pilota, ed è tratta dai racconti polizieschi firmati Ellery Queen: pseudonimo con cui erano conosciuti i due scrittori Frederic Dannay e Manfred B. Lee. Gli autori della serie riadattarono alcuni dei racconti brevi compresi nelle raccolte più famose dei due scrittori, in particolare Le avventure di Ellery Queen.

Richard Levinson e William Link avevano già scritto un pilot basato sul personaggio di Ellery Queen, Ellery Queen: Don't Look Behind You, anch'esso prodotto dalla Universal. Il pilot, diretto da Barry Shear, andò in onda come film per la televisione sulla NBC il 19 novembre 1971. Peter Lawford e Harry Morgan interpretano Ellery e l'ispettore Queen, EG Marshall e Stefanie Powers hanno ruoli da co-protagonisti. Tuttavia, la NBC non ha ordinato una serie da questo pilota.

Nel 1974, Levinson e Link trasformarono la loro idea in un nuovo pilot, adattando la sceneggiatura del romanzo del 1965 The Fourth Side of the Triangle, questa volta con Jim Hutton e David Wayne nei panni di Ellery e dell'ispettore Queen. Il pilot televisivo è stato presentato in anteprima il 23 marzo 1975, con il film per la TV Ellery Queen: Too Many Suspects.[2] La NBC ha ordinato una serie basata su questo pilot nel maggio 1975.

A interpretare il protagonista fu Jim Hutton (il padre del più famoso Timothy), mentre l'ispettore Richard Queen, padre di Ellery, fu interpretato dal caratterista David Wayne. Personaggi di contorno sono: il fidato sergente Thomas Velie (Tom Reese), braccio destro dell'ispettore Queen; il conduttore di gialli radiofonici, nonché investigatore dilettante, Simon Brimmer (John Hillerman); il giornalista Frank Flannigan (Ken Swofford).

In ciascun episodio compaiono celebri attori cinematografici statunitensi e britannici, che ricoprono il ruolo di guest star, nel ruolo di indiziati. Sono da ricordare, fra le altre, le partecipazioni di Ray Milland, Kim Hunter, Farley Granger, Joan Collins, Dean Stockwell, Eva Gabor, Dick Van Patten, Dorothy Malone, Larry Hagman, Rhonda Fleming, Cesar Romero, Sal Mineo, Donald O'Connor, Tom Bosley, George Burns, Eve Arden, Susan Strasberg, Ida Lupino, Don Ameche, Howard Duff, Tab Hunter, Signe Hasso, Stuart Whitman, Mel Ferrer, Dana Wynter, Troy Donahue, Vincent Price, Vera Miles, Forrest Tucker, Juliet Mills.

Il tema musicale della sigla è di Elmer Bernstein.

Fu prodotta una sola stagione di 22 episodi dopodiché la NBC cancellò la serie, nonostante il successo di pubblico. La morte di Hutton nel 1979 mise la parola fine al ventilato progetto di produrre una nuova serie di episodi.

Levinson e Link in seguito hanno riadattato l'idea di uno scrittore e investigatore dilettante che risolve omicidi nella serie della CBS La signora in giallo che ottenne un grandissimo successo.

Ambientazione

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Ambientata nei primissimi anni del Secondo Dopoguerra (la seconda puntata è ambientata durante il capodanno del '47), la serie ripete pedissequamente lo schema dei racconti gialli di Ellery Queen: lo spettatore viene messo a conoscenza di tutti i fatti e gli indizi utili a scoprire il colpevole e, prima dell'ultima scena, l'investigatore si rivolge al pubblico e lo sfida a risolvere il caso. Come da tradizione del giallo vecchio stile (ad es. Hercule Poirot nei romanzi di Agatha Christie), Ellery Queen raduna tutti i sospettati in una stanza e alla fine svela il nome dell'assassino.

Quarta parete

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A differenza di tutti i film e telefilm polizieschi/investigativi, quasi alla fine di ogni episodio, prima di rivelare il nome del colpevole di turno, il personaggio di Ellery Queen si rivolgeva direttamente alla telecamera e quindi al pubblico televisivo (infrangendo in questo modo la quarta parete) chiedendo se, considerati tutti gli indizi e i comportamenti dei sospettati, lo spettatore avesse individuato il colpevole.

Personaggi

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Episodi

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Stagione Episodi Prima TV USA Prima TV Italia
Stagione unica 24 1975-1976 1978-1979

Edizione italiana

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Il doppiaggio italiano del telefilm venne eseguito da due compagnie differenti: la C.D. e la F.C.M.

Inizialmente, Ellery Queen fu doppiato da Cesare Barbetti, suo padre Richard da Arturo Dominici. Successivamente, i doppiatori diventarono Oliviero Dinelli e Diego Michelotti. Simon Brimmer fu doppiato prima da Gianni Marzocchi e poi da Dante Biagioni.

Tuttavia, poiché gli episodi furono proposti in ordine sparso (Episodi di Ellery Queen), i secondi doppiatori sono udibili solo negli episodi numero 5, 6, 7, 10, 13, 15, 19, 21, ovvero quelli inizialmente non trasmessi insieme agli altri[1].

Note

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  1. ^ a b Antonio Genna - Il mondo dei doppiatori - Ellery Queen, su antoniogenna.net. URL consultato il 26 aprile 2016.
  2. ^ Ellery-Queen - Trailer - Cast - Showtimes - NYTimes.com, su web.archive.org, 4 novembre 2012. URL consultato il 26 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2012).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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