Ettore Bonora, nato Ettore Levi (Mantova, 1915Milano, 5 aprile 1998), è stato un critico letterario, storico della letteratura e italianista italiano. Prese il cognome della madre per sfuggire alle persecuzioni razziali.[1]

Biografia

Studiò all'Università di Pisa e alla Scuola Normale Superiore, dove fu allievo di Luigi Russo, Giorgio Pasquali, Guido Calogero. In un corso di perfezionamento dopo la laurea a Parigi fu uditore di Paul Valéry e Paul Hazard, dedicandosi negli anni giovanili anche alla letteratura francese (Beaumarchais, Mallarmé, Camus). Tradusse I pensieri di Alain, ovvero Émile-Auguste Chartier (prefazione di Arnaldo Di Benedetto). Insegnò Lingua e Letteratura Italiana all'Università degli Studi di Torino dal 1959.

Sorretto da un robusto storicismo, utilizzò la critica stilistica nell'interpretazione di numerosi autori. Studiò in particolare il Cinquecento letterario, Ludovico Ariosto e Torquato Tasso. Curò con Mario Chiesa gli Atti del Convegno Cultura letteraria e tradizione popolare in Teofilo Folengo. Svolse approfondite ricerche sul settecento minore (Carlo Gozzi, Gasparo Gozzi, Giuseppe Baretti, Giacomo Casanova, Luigi Angiolini). Dedicò la sua attenzione a Giuseppe Parini e Alessandro Manzoni, uno degli autori prediletti. Fu anche studioso di poesia dialettale. Apprezzabili inoltre le fini letture dantesche.

Fu uno dei primi critici a dare un'interpretazione completa di opere quali Ossi di seppia, Le occasioni e La bufera e altro di Montale. Notevoli poi i contributi di storia della critica (Francesco De Sanctis, Alessandro D'Ancona, Benedetto Croce, Luigi Foscolo Benedetto, Luigi Russo, Albert Thibaudet, Mario Fubini, Natalino Sapegno, Umberto Bosco, Giorgio Petrocchi, Hans Robert Jauss). Per le scuole fu autore con Mario Fubini della Antologia della critica letteraria (in 4 voll., Torino, Petrini, 1952-1960), di Arte e vita (antologia per Milano, Principato, 1954, con ed. successive), di Il suggello (antologia per la scuola media, ancora per Principato, 1963) e della Antologia della critica dantesca (Torino, Petrini, 1966, con ed. successive). Fu autore di una chiara e meditata Storia della letteratura italiana (1976) e diresse un Dizionario di letteratura italiana (1977) in due volumi.

Fu direttore del «Giornale storico della letteratura italiana» (1977-1998) e membro dell'Accademia delle Scienze di Torino e dell'Accademia Nazionale dei Lincei.

Dopo la cremazione, le sue ceneri riposano al riparto A del laghetto cinerario del cimitero di Lambrate, a Milano, tumulate nella celletta n. 258.[2]

Opere

Note

Bibliografia

Altri progetti

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