Eugène Aynsley Goossens

Eugène Aynsley Goossens (Londra, 26 maggio 189313 giugno 1962) è stato un compositore e direttore d'orchestra inglese.

Vita

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Targa blu dedicata alla famiglia Goossens

Di origine belga, figlio del violinista e direttore d'orchestra Eugène Goossens (1867-1958), e della cantante Annie Cook e fratello dell'oboista Léon Goossens, ha studiato musica dapprima al Conservatorio di Bruges, poi al College of Music di Liverpool per tre anni, infine al Royal College of Music di Londra sotto la guida del compositore Charles Villiers Stanford e del violinista Achille Rivarde.

Fu violinista nella orchestra della Queen's Hall dal 1912 al 1915, della quale assunse anche la condirezione, e si esibì nel Philharmonic Quartet, prima di fondare una sua orchestra nel 1921.

Il 7 giugno 1921 diresse la prima del concerto inglese di The Rite of Spring di Igor Stravinsky alla Queen's Hall con il compositore presente.

Per quasi un quarto di secolo, ha accettato incarichi presso le orchestre statunitensi. Su invito di George Eastman fu direttore dell'orchestra filarmonica di Rochester dal 1923 al 1931. Questo incarico comprendeva anche l'insegnamento alla Eastman School of Music. Durante la fine degli anni '20 ha spesso diretto per la American Opera Company di Vladimir Rosing. Dal 1931 al 1946 succedette a Fritz Reiner come direttore della Cincinnati Symphony Orchestra. In un tributo a Goossens in partenza per l'Australia, nove compositori americani hanno collaborato a Variations on a Theme di Eugene Goossens, per orchestra. I compositori erano Ernest Bloch, Aaron Copland, Paul Creston, Anis Fuleihan, Roy Harris, Walter Piston, Bernard Rogers, Roger Sessions e Deems Taylor, con lo stesso Goossens a scrivere il finale.

Goossens trascorse nove anni in Australia, dal 1947 al 1956. Diresse la Sydney Symphony Orchestra e altri gruppi, e fu direttore del Conservatorio di musica del Nuovo Galles del Sud. Ha ricoperto queste posizioni contemporaneamente fino al marzo 1956, quando fu costretto a dimettersi dopo un grande scandalo pubblico, solo un anno dopo essere stato nominato cavaliere.

Fu sposato tre volte: con Dorothy Millar dal 1919 al 1928 dalla quale ebbe tre figlie, con Janet Lewis dal 1930 al 1944 (due figlie), con Marjorie Foulkrod dal 1946 al 1962 (senza figli). Alla fine della sua vita era separato dalla moglie e conviveva con una giovane pianista di Adelaide, Pamela Main.

Lo scandalo

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Verso l'inizio degli anni cinquanta Goossens incontrò Rosaleen Norton, una artista del genere grottesco e interessata all'occultismo ed all'erotismo, passioni che segretamente Goossene condivideva. La loro relazione si concretizzò in un alto numero di lettere compromettenti, al punto che quando Goossens visitò l'Europa, la polizia australiana sequestrò il materiale, ritenuto pornografico, ed arrestò il compositore. Questo scandalo compromise la sua reputazione ed il prosieguo della sua carriera.[1][2]

Le opere

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Tra le composizioni, annoveriamo: musica da camera (Suite, Sérénade), musica per pianoforte (Etude de concert, Nature poems), musica per canto (Chanson de Barberine, Persian Idyll), musica per orchestra (Fantasie miniature, Prélude, Sinfonietta).[3]

La commissione delle fanfare

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Durante il suo incarico come direttore della Cincinnati Symphony Orchestra Goossens commissionò 18 fanfare da suonare, una alla settimana, nella stagione 1942-43. Scritte (e intitolate) da alcuni dei più noti compositori dell'epoca, prevamentemente americani, intendevano salutare e celebrare lo sforzo bellico.

Composizioni

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Note

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  1. ^ (EN) The fall of the house, su trove.nla.gov.au. URL consultato il 20 aprile 2018.
  2. ^ (EN) The Fall Of The House - AFC fully funds Geoff Burton documentary, su afc.gov.au. URL consultato il 20 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2006).
  3. ^ Andrea Della Corte e Guido M. Gatti, Dizionario di musica, Torino, Paravia, 1956, p. 264.
  4. ^ The Goossens Fanfares, The Cincinnati Symphony. URL consultato il 26 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2007).

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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