Fausto Cigliano
Un giovane Fausto Cigliano
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenerePop
Periodo di attività musicale1955 – 2022
EtichettaCetra, Fonit, PCC, CAR Juke Box, Parade, Polosud Records
Album pubblicati8
Studio8
Premio Festival di Napoli 1959

Fausto Cigliano (Napoli, 15 febbraio 1937Roma, 17 febbraio 2022) è stato un cantante, chitarrista e attore italiano, popolare soprattutto negli anni cinquanta e anni sessanta.

Carriera

Figlio di un comandante dei Vigili Urbani, vince il Festival di Napoli nel 1959 con Sarrà chi sa?, cantata assieme a Teddy Reno. Negli anni cinquanta partecipa ai film Classe di ferro (Turi Vasile), Guardia, ladro e cameriera (Steno), Ragazzi della marina (De Robertis), Cerasella. Nel 1957 partecipa al Festival di Napoli, facendo il riepilogo delle canzoni che erano state cantate durante la gara, insieme agli altri chitarristi Armando Romeo, Ugo Calise, Amedeo Pariante e Sergio Centi.

I cinque chitarristi del Festival di Napoli 1957: da sinistra, Amedeo Pariante, Ugo Calise, Armando Romeo, Fausto Cigliano e Sergio Centi

Nel 1958 partecipa al Festival di Vibo Valentia, dove si classifica quarto con la canzone Che sogno, alle spalle di Jula De Palma. Esperienza ripetuta nel 1959 con una canzone scritta dallo stesso Cigliano arriva il secondo posto, il titolo è Baciatemi. Partecipa alle edizioni del Festival di Sanremo dal 1959 al 1962, e si ripresenta nel 1964 interpretando il brano E se domani, che diverrà un notevole successo nella versione di Mina. Nel 1961 partecipa al Giugno della Canzone Napoletana. Nel 1967 conduce alla TV dei ragazzi il programma Chitarra Club.

Nel 1973 partecipa alla Piedigrotta: Le nuove Canzoni di Napoli. Nel 1974 partecipa a Canzonissima, arrivando in semifinale nel girone folk con la canzone Nella mia città. Cigliano è autore di canzoni quali Ossessione '70, Napule mia, Ventata nova, Scena muta.

Nel 1992 compone la colonna sonora dello sceneggiato in 60 puntate Camilla. Ha partecipato, eseguendo musiche proprie per sola chitarra, al film Identificazione di una donna di Michelangelo Antonioni.

Nel 1999 pubblica il CD Teatro nella canzone napoletana, edito dalla Polosud Records, che raccoglie 13 canzoni di notissimi artisti teatrali, (da Totò a Pupella Maggio, da Eduardo e Peppino De Filippo ad Angela Pagano, da Raffaele Viviani a Nino Taranto), interpretate dallo stesso Cigliano, accompagnato alla chitarra dal Maestro Mario Gangi.

Nel 2002 incide ...e adesso slow!, in cui reinterpreta a modo suo, traducendoli in napoletano, alcuni classici americani degli anni '40 e '50 resi famosi, all'epoca, da Nat King Cole e accompagnato da arrangiamenti per grande orchestra scritti dal Maestro Rino Alfieri.

Nel marzo del 2004 incide L'oro di Napoli, raccolta di classici napoletani con qualche omaggio ad autori contemporanei, quali Sergio Bruni (Carmela) e Claudio Mattone ('A città 'e Pulecenella). Nello stesso anno riceve a San Salvatore Telesino (BN) il Premio Nazionale Anselmo Mattei, una manifestazione annuale di arte, cultura e spettacolo.

Nel 2008 riceve il Premio Mia Martini "Alla Carriera" a Bagnara Calabra, paese natale dell'indimenticabile artista scomparsa. Partecipa nel 2010 al film sulla canzone napoletana, diretto da John Turturro, Passione.

Il 13 luglio 2015 riceve a Palazzo San Giacomo, in occasione dei sessant'anni di carriera, la medaglia della città e una targa in «segno di profonda stima e ammirazione per il suo ruolo di ambasciatore della musica napoletana nel mondo» dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris.[1] Nel 2017 partecipa al programma di Gino Aveta Il nostro Totò andato in onda su Rai Due con la canzone Che me diciste a ffà (A. De Curtis); nello stesso anno partecipa al programma "MilleVoci" con Ho tanta voglia di cantare.

Scompare a 85 anni il 17 febbraio 2022.[2]

Vita privata

Era lo zio degli attori e doppiatori Alessio Cigliano e Patrizio Cigliano.

Discografia parziale

33 giri

Fausto Cigliano nel 2009

33 giri con altri artisti

CD

EP

78 giri

45 giri

Filmografia

Note

Bibliografia

Altri progetti

Controllo di autoritàVIAF (EN316756251 · ISNI (EN0000 0000 3576 6170 · LCCN (ENn95091128 · BNF (FRcb13821514p (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n95091128