Foglionco o Foionco (pr. fojonco) è un termine dialettale di area lucchese (Lucca, Viareggio, Versilia, Media Valle del Serchio, Garfagnana e Camaiore) e pisana (Valdera, Valdarno Inferiore) che indica, in italiano, la faina (Martes foina). Si tratta dunque di un mustelide ben noto ai contadini per essere predatore di animali da cortile. Il fatto che l'animale abbia abitudini notturne e sia difficile da avvistare (difficilissimo quando non esisteva la luce artificiale) ha sempre portato a descrizioni confuse. Da questo l'incertezza con cui alcuni autori di dizionari dialettali lo hanno identificato; a volte infatti, invece che con la puzzola, si fa coincidere il foglionco con la faina. D'altro canto la puzzola, come altri mustelidi, ha forma cilindrica allungata e questo le permette di penetrare nei pollai da piccole aperture dando alle scorrerie un alone di mistero. In verità il foglionco è conosciuto per la capacità di addentare le prede al collo, lasciando evidenti segni sui cadaveri. Diffusa la credenza, per altro errata e attribuita popolarmente anche alla martora, che il foglionco succhi il sangue delle vittime.
In anni recenti si è diffusa l'idea, avvalorata da testi e siti di criptozoologia, che il foglionco sia una creatura immaginaria, ovviamente ematofaga, talvolta descritta come capace di volare. In realtà quest'idea è recente e non si trova in alcun testo novecentesco sul folclore di Lucchesia, Versilia o Garfagnana. Il mito del foglionco come animale fantastico deriva invece da due fattori:
In Garfagnana ed in Versilia, il foglionco è noto anche come fegonchio o fojonco.