Le matrici gamma di Dirac sono un insieme di matrici che formano una rappresentazione dell'algebra di Clifford. Sono utilizzate nell'equazione di Dirac e sono state formulate per conciliare la meccanica quantistica con la relatività ristretta.
Definizione
Le matrici sono determinate dalla regola di anticommutazione che definisce l'algebra di Clifford:
dove è la metrica dello spaziotempo. Questa condizione non fissa le matrici gamma in maniera univoca, infatti hanno varie rappresentazioni.
Usando la metrica di Minkowski con segnatura deve accadere che:
dove è la matrice identità, è il trasposto coniugato e un indice che va da 1 a 3. Da ciò, in quattro dimensioni:
La rappresentazione di Dirac
Una delle rappresentazioni più diffuse per le matrici di Dirac è la seguente, detta appunto rappresentazione di Dirac, costruita a partire dalla matrice identità e dalle tre matrici di Pauli :
In questa rappresentazione le quattro matrici di Dirac controvarianti sono:
Da queste quattro matrici è possibile costruire sedici prodotti differenti, linearmente indipendenti uno dall'altro, e che potranno essere utilizzati per costruire le osservabili fisiche dell'equazione di Dirac:
dove
Queste , oltre a essere una base per lo spazio delle matrici , rispettano alcune regole:
- .
Infine, combinando le con gli spinori, è possibile definire una quadricorrente:
dove
- .
Bisogna notare che gli indici che distinguono queste matrici non sono dei veri e propri indici tensoriali, perché non è un quadrivettore che trasforma sotto una generica trasformazione di Lorentz secondo:
bensì rimane invariato, per definizione:
- .
Spesso con la "covarianza" delle matrici gamma si intende la seguente relazione:
- ,
dove è la rappresentazione della trasformazione sugli spinori che intervengono nell'equazione di Dirac, ma questa è una proprietà soddisfatta in virtù della forma esplicita delle . Una conseguenza di questo fatto è che la grandezza non è invariante, ma si trasforma come:
e con lei lo stesso operatore di Dirac e il propagatore del campo fermionico. Si noti che l'invarianza della densità di lagrangiana e delle sezioni d'urto è conservata perché in queste grandezze la parte che trasforma con le è racchiusa tra una e una , in modo da mantenere il tutto invariante. Si noti anche che:
- .