Gianni Grana (San Nicandro Garganico, 1º luglio 1924Tor Lupara, 1º ottobre 2001) è stato un critico letterario italiano.

Biografia

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Nato il 1º luglio 1924 a Sannicandro Garganico (Foggia), visse nell'infanzia a Firenze, poi alcuni anni a Chieti e a Venezia e per oltre mezzo secolo nell'area di Roma. Militò nell'Azione cattolica e nel partito fascista.

Laureato in Lettere nel 1948 e in filosofia nel 1950 all'Università di Roma, insegnante di lettere nelle scuole medie dal 1948 al 1951, dirigente statale nei Servizi editoriali e Informazioni della Presidenza del Consiglio (1951-73), fu libero docente di letteratura italiana nell'Università di Roma dal 1963 fino al 1973. Dimissionario da tutti gli uffici istituzionali e onorevolmente pre-pensionato, da allora si ritirò a vivere, a studiare e a scrivere fuori dalla capitale, nella "villa A" a Torlupara di Mentana, per ritrovare "identità umana" tra animali e piante. Qui oltre a scrivere, come aveva sempre fatto, compose immagini con cartoni e legni, metalli, vetri e altri materiali, teso alla necessità labile del dire e del fare per "resistere significando".

Negli ultimi anni della sua vità collaborò, da esterno, con l'UAAR[1]. Morì a Torlupara il 1º ottobre 2001, mentre stava lavorando al quarto volume della sua ultima opera, L'invenzione di Dio.

Opere

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Oltre a una grande quantità di articoli e saggi su riviste e giornali, pubblicò varie Lecturae Dantis edite dalla SEI e da Le Monnier. Sue monografie critiche, su Daniello Bartoli, Mazzini e la letteratura, Federico De Roberto, Giovanni Papini, Curzio Malaparte, Cesare Pavese, Adriano Tilgher critico, Mario Fubini, Emilio Villa, sono apparse nelle collane di letteratura italiana edite da Marzorati e dirette - con collaborazione di critici e storici della letteratura italiana - da Grana stesso: I Contemporanei (6 volumi, 1963-74); I Critici (5 volumi, 1969); Novecento (10 volumi, 1979; nuova edizione in 11 volumi, 1987/88).

Pubblicò inoltre i seguenti libri:

Note

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  1. ^ Sergio D’Afflitto, Intitolato a Gianni Grana il Circolo UAAR di Roma, uaar.it, 20 febbraio 2002.

Collegamenti esterni

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