Giovanni Battista Bassani (Padova?, intorno al 1647 – Bergamo, 1º ottobre 1716) è stato un organista, violinista e compositore italiano del periodo barocco.

Biografia

[modifica | modifica wikitesto]

Non sono conosciuti luogo e data di nascita di Giovanni Battista Bassani. Possiamo tuttavia presumere che provenisse da Padova, dato che egli stesso si firma sia "Bassani Padovano", sia "Bassani di Ferrara"[1]; una testimonianza contemporanea da parte dello storico Ferrante Borsetti recita "Giovanni Battista Bassani veniva chiamato di Ferrara non per motivi di provenienza, ma poichè aveva stabilito tra di noi la sua famiglia"[2], chiarendo che Bassani aveva sì abitato a lungo a Ferrara, ma non vi era nato.

L'anno esatto di nascita resta finora sconosciuto[3], ma viene collocato tipicamente attorno al 1647-1650 poiché la sua prima traccia di attività artistica - una ricevuta di pagamento per aver collaborato come organista presso la Confraternita della Morte di Ferrara - risale al 1667[3].

Non abbiamo alcuna informazione certa sulla sua formazione, per quanto taluni[1] abbiano ipotizzato che si sia formato a Venezia con Frate Daniele Castrovillari, un musicista proveniente dalla Calabria appartenente all'ordine dei francescani, autore di musica sacra e vocale, che dal 1663 al 1674 (anno della sua morte) fu attivo presso la comunità dei Frari di Venezia, ma che precedentemente era stato organista proprio della cattedrale di Ferrara dal 1643 al 1653[4].

Nel 1674 rappresentò il suo primo oratorio, "L'Epulone" (perduto), a cui seguì l'anno successivo "L'esaltazione di Santa Croce" (perduto). La sua più antica composizione conosciuta è l'oratorio successivo, "La tromba della Divina Misericordia" (1676). Nel 1677, pubblicò la sua prima raccolta a stampa, una raccolta di sonate da camera intitolata "Balletti, Correnti, Gighe e Sarabande", nel cui frontespizio viene indicato come maestro di cappella, a Finale Emilia.

Nel 1680 divenne maestro di cappella di Alessandro II della Mirandola.

Il 9 aprile 1682 venne eletto principe dell'Accademia Filarmonica di Bologna, della quale era membro sin dal 1677[5].

Nel 1683 diventò maestro di cappella alla Accademia della Morte a Ferrara[6], diventando poco dopo, nel 1686 anche maestro di cappella della Cattedrale della stessa città.

Lasciò Ferrara nel 1712, dove gli successe il figlio Paolo Antonio Bassani, per assumere l'incarico di maestro di cappella nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Bergamo[6], città nella quale si dedicò all'insegnamento alla Congregazione di carità fino alla morte, avvenuta il 1 ottobre del 1716.

Le composizioni di Bassani comprendono musica vocale sacra, musica strumentale, canzonette e cantate profane. Scrisse 13 oratori dei quali solo 5 sono sopravvissuti, mentre le 13 opere sono andate tutte perdute ad eccezione di alcune arie de Gli amori alla moda[6]. Pubblicò ben 33 volumi di musica a stampa principalmente editi a Bologna.

Nella letteratura

[modifica | modifica wikitesto]

A Giovanni Battista Bassani e al figlio Paolo Antonio è dedicato il racconto breve Sulla cantoria del musicologo e scrittore Enrico Scavo («Odissea», luglio 2023).[7]

Composizioni

[modifica | modifica wikitesto]

Opere

[modifica | modifica wikitesto]

Oratori

[modifica | modifica wikitesto]

Opere strumentali

[modifica | modifica wikitesto]

Discografia

[modifica | modifica wikitesto]

Note

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ a b Francesco Pasini "Notes sur la vie de Giovanni Battista Bassani", in Sammelbände der Internationalen Musikgesellschaft, 7. Jahrg., H. 4. (1906), Franz Steiner Verlag, 1906, p. 581-607.
  2. ^ Ferrante Borsetti, "Historia Almae Ferrarae Gymnasii", Pars IIa, Ferrara, 1735.
  3. ^ a b Carlo Centemeri, "un profilo storico di Giovanni Battista Bassani", in Giovanni Battista Bassani: Sinfonie a due, e tre strumenti col basso continuo per l'organo - Opera quinta, Milano, Edizioni Pian & Forte, 2018, ISBN 979-0-705083-51-4.
  4. ^ Enrico Peverada="De organis et cantibus". Normativa e prassi musicale nella chiesa ferrarese del Seicento, in Analecta Pomposiana, Studi di Storia Religiosa delle Diocesi di Ferrara e Comacchio, XVII-XVIII, Ferrara, 1992-1993, estratto 1994, p. 144-146.
  5. ^ Serie cronologica de' principi dell'Accademia de' Filarmonici di Bologna e degli uomini in essa posti, in Diario Bolognese del 1776, Bologna, 1776.
  6. ^ a b c Giovanni Battista Bassani, in le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, p. 102.
  7. ^ odissea, ODISSEA, su libertariam.blogspot.com. URL consultato il 1º agosto 2023.

Bibliografia

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]

My Piano Accompaniment,

Controllo di autoritàVIAF (EN59274832 · ISNI (EN0000 0000 8343 9836 · SBN MUSV005029 · BAV 495/376679 · CERL cnp00579684 · Europeana agent/base/20078 · LCCN (ENn85388268 · GND (DE118653393 · BNE (ESXX1741654 (data) · BNF (FRcb13949420v (data) · J9U (ENHE987007285104705171