Il googol (pronuncia inglese [ˈɡuːɡɒl][1], in italiano /ˈgugol/) è il numero intero esprimibile con 1 seguito da cento zeri[1], cioè pari a 10100.
Il googol in cifre è il seguente:
Il termine è stato ideato e divulgato dal matematico statunitense Edward Kasner nel 1938 sul libro Matematica e immaginazione, per illustrare la differenza tra un numero enorme e l'infinito; il nome gli era stato suggerito estemporaneamente dal nipotino di nove anni Milton Sirotta.[2]
Un googol è pari a circa il fattoriale di 70 (per la precisione 70! è circa 1,198 googol); i suoi unici fattori primi sono 2 e 5, ciascuno presente 100 volte. Scritto in notazione binaria occupa 333 bit.
In matematica il googol non ha un significato particolare, se non quello di essere utile per un confronto con altri numeri grandi, come quello di particelle elementari nell'universo visibile (stimato tra 1072 e 1087)[3] o quello delle possibili partite a scacchi (circa 10123).[4]
Un tale numero è decisamente inutile per misurare una qualunque grandezza nella realtà ma, nonostante questo, sono stati dati dei nomi anche a numeri più grandi, come il megistone o il numero di Graham. Persino contando tutte le particelle esistenti nell'universo conosciuto non si raggiungerebbe che un miliardesimo di miliardesimo di un googol.[5]
Il matematico Kasner ha utilizzato anche il termine googolplex (in italiano anche gugolplesso) per denotare l'intero esprimibile con 1 seguito da un googol di zeri.
Il termine è all'origine del nome Google, adottato da Larry Page e Sergey Brin, fondatori di Google Inc., azienda che gestisce l'omonimo motore di ricerca. L'alterazione nello spelling fu dovuta a un errore compiuto nella scrittura del termine googol ai tempi della prima registrazione del dominio, come descritto nel libro The Google Story di David A. Vise.[6][2]