Carolingi Pipinidi 613-661 .mw-parser-output .cassetto{background:#FFFFFF;border:1px solid #AAAAAA;font-size:95%;margin-left:auto;margin-right:auto;padding:2px;text-align:left}.mw-parser-output .cassetto-left{float:left}.mw-parser-output .cassetto-right{float:right}.mw-parser-output .cassetto>div:first-of-type{background:#EFEFEF;font-weight:bold;padding-left:1em;text-align:center}.mw-parser-output .cassetto>div:first-of-type h1,.mw-parser-output .cassetto>div:first-of-type h2,.mw-parser-output .cassetto>div:first-of-type h3,.mw-parser-output .cassetto>div:first-of-type h4,.mw-parser-output .cassetto>div:first-of-type h5,.mw-parser-output .cassetto>div:first-of-type h6{color:inherit;font-size:100%;margin:0;padding:0}.mw-parser-output .cassetto .mw-collapsible-content{background-color:#FFFFFF;margin-bottom:.5em;overflow:hidden;padding:.2em}.mw-parser-output div.cassetto .mw-collapsible-toggle{text-align:right;margin-left:3.5em} Pipino di Landen640 Grimoaldo I †661? Childeberto661? Arnolfingi 613-714 Arnolfo di Metz640 Clodolfo di Metz696 Ansegiso †~679 Pipino di Herstal714 Grimoaldo II714 Drogone di Champagne708 Teodoaldo714 Carolingi 737-987 Maggiordomo di Palazzo Carlo Martello741 Carlomanno754 Drogone Re dei Franchi Pipino il Breve768 Carlomanno I771 Carlo Magno814 Pipino il Gobbo811 (diseredato) Carlo il Giovane811 Ludovico il Pio840 Altri titoli Re dei Longobardi Pipino d'Italia810 Bernardo d'Italia818 Re d'Aquitania Pipino I838 Pipino II852 Carlo III866 Duchi di Lotaringia Carlo991 Ottone1012 Conti di Vermandois Pipino I850 Erberto I907 Erberto II943 Alberto I il Pio987 Erberto III1000 Alberto II1016 Ottone I1045 Erberto IV1080 Oddone I1085 Adelaide1101 Trattato di Verdun, anno 843 Sovrani della Francia Media Lotario I855 Ludovico II875 Lotario II869 Ugo (pretendente) †869 Carlo863 Sventibaldo900 Re dei Franchi Orientali Ludovico II il Germanico876 Carlomanno882 Ludovico III il Giovane882 Carlo III il Grosso888 Arnolfo899 Ludovico IV il Fanciullo911 Re dei Franchi Occidentali Carlo II il Calvo877 Luigi II879 Luigi III882 Carlomanno II884 Carlo III929 Luigi IV954 Lotario986 Luigi V987

Grimoaldo I, detto il Vecchio (... – Parigi, 657/661), fu Maggiordomo di palazzo del regno di Austrasia sotto il regno di Sigeberto III, dal 643 al 656 e poi reggente per suo figlio, Childeberto, in nome del quale aveva usurpato il trono nel 656.

Origine

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Era l'unico figlio maschio di Pipino di Landen, figlio di Carlomanno, maggiordomo di palazzo in Neustria per il re Clotario II, e di sua moglie Itta (o Idulberga).[1] Sia i genitori che le sue due sorelle Begga e Gertrude sono venerati come santi dalla Chiesa cattolica.

Biografia

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Viene citato negli Annales Xantenses, alla morte di suo padre[1].

Nel 640, alla morte del padre, che aveva fatto della sua famiglia la più potente del regno dei Franchi, anche per il matrimonio di Begga con Ansegiso[1], il figlio del vescovo di Metz, Arnolfo, (da questo matrimonio discese la dinastia dei Carolingi con la nascita di Pipino di Herstal, bisavolo di Carlo Magno[2]), secondo l'anonimo cronista dell'VIII secolo del Liber Historiæ Francorum, Grimoaldo successe al padre come maggiordomo di Austrasia, mentre invece il cronista Fredegario scrive che la carica venne assegnata ad Otto, figlio di Urone che era stato domestico di re Dagoberto I e che aveva allevato il nuove re dei Franchi di'Austrasia, Sigeberto III[3], nonostante Clotario II avesse riconosciuto l'ereditarietà di tale carica con l'Editto di Parigi del 614. Grimoaldo assieme all'amico, Cuniberto, arcivescovo di Colonia, studiò il modo di fare decadere dalla carica Otto per prendere il posto che era già stato di suo padre[3].

Comunque si guadagnò la fiducia di Sigeberto III, combattendo con lui contro il margravio di Turingia Radulfo, che era insorto nel 641[4]. Durante la battaglia, ebbe anche modo di salvargli la vita.
Riuscì a farsi nominare Maggiordomo di palazzo d'Austrasia, nel 643[5], dopo che Otto era stato ucciso da un gruppo di suoi partigiani, guidati dal re degli Alamanni, Leutario[5].
Come il padre Pipino, riuscì ad avere nelle sue mani tutto il potere[5]sostituendosi nel governo allo stesso re Sigeberto, che divenne uno dei re fannulloni: essendo Sigeberto ancora privo di eredi, riuscì addirittura a fargli adottare suo figlio Childeberto e a farlo nominare suo erede al trono.

Poco dopo (attorno al 652) il re ebbe un figlio dalla moglie Inechilde, Dagoberto II, che quando suo padre Sigeberto morì (656) fu fatto tonsurare da Grimoaldo e fu inviato in un monastero scozzese[6], e nello stesso tempo, Grimoaldo proclamò re suo figlio[6], Childeberto, detto l'Adottato.

La nobiltà d'Austrasia si ribellò a Grimoaldo, lo combatté e lo catturò, quindi lo consegnò al sovrano di Neustria, Clodoveo II, che lo mise in carcere a Parigi e, per aver perseguitato il suo sovrano, fu condannato a morte e fatto morire sotto tortura[6].
Giustiziato l'usurpatore, Clodoveo II annesse il regno d'Austrasia, che tornò autonomo nel 676, quando venne reinsediato Dagoberto II.

Childeberto avrebbe continuato a regnare, anche dopo la cattura del padre; secondo alcune fonti sarebbe stato Ercinoaldo, maggiordomo di Austrasia sotto Clodoveo II, a farlo uccidere nel 657; per altre, l'usurpatore venne deposto e fatto giustiziare da Ebroino, maggiordomo di Clotario III, nel 662.

Matrimoni e discendenza

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Grimoaldo aveva una moglie, della quale non si conoscono né il nome né gli ascendenti, che gli diede due figli:

Note

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  1. ^ a b c (LA) Annales Xantenses, p. 34
  2. ^ (LA) Annales Marbacenses, p. 2
  3. ^ a b Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum, Pars quarta, LXXXVI
  4. ^ Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum, Pars quarta, LXXXVII
  5. ^ a b c Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum, Pars quarta, LXXXVIII
  6. ^ a b c (LA) Annales Marbacenses, p. 3

Bibliografia

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Fonti primarie

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Letteratura storiografica

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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Predecessore Maestro di palazzo d'Austrasia Successore Ottone 643-657 Wulfoaldo
Controllo di autoritàVIAF (EN85988498 · CERL cnp01170855 · GND (DE137807570