Il Vittorioso è stato un periodico a fumetti italiano, distribuito sia in edicola sia nel circuito delle parrocchie e degli oratori e delle scuole cattoliche, sia in abbonamento, e pubblicato dalla Casa editrice AVE, emanazione dell'Azione Cattolica Italiana.
Fondato nel 1937[1], ospitò il debutto di molti dei principali autori di fumetto italiano del XX secolo, tra cui Benito Jacovitti[2], Claudio Nizzi, Stelio Fenzo e molti altri. Celebre negli anni trenta fu la rivalità con un'altra testata per ragazzi dell'epoca, L'Avventuroso[3]. Durante la Seconda guerra mondiale la distribuzione del giornale fu sospesa per quasi un anno, dalla Presa di Roma da parte dell'esercito tedesco alla Liberazione dell'Urbe (8 settembre 1943 - 4 giugno 1944). Nel dopoguerra, mantenne per un periodo il sottotitolo Forte - Lieto - Leale - Generoso, ovvero le qualità morali che si chiedevano al ragazzo cattolico.
Nel gennaio 1967 (anno XXXI, n. 1 dell'8 gennaio 1967) cambiò il proprio nome di testata nel più breve Vitt: il rotocalco dei ragazzi[4], e cesserà completamente le pubblicazioni nel 1970.
Giorgio Vecchio, L'Italia del Vittorioso, AVE, 2011. Il volume ospita un dettagliato racconto della storia del giornale e della sua redazione, oltre ad una raccolta di circa trenta copertine scelte tra le più significative ed alla ristampa di otto storie complete, scelte in modo tale da omaggiare i più importanti autori che hanno collaborato al giornale nei suoi trenta e più anni di storia.
Ernesto Preziosi, Il Vittorioso. Storia di un settimanale per ragazzi: 1937-1966, Bologna, il Mulino, 2012.