Ivo Prandin (Bosaro, 17 giugno 1935[1]) è uno scrittore e giornalista italiano.
È stato uno dei principali autori della fantascienza italiana degli "anni d'oro" (1952-1960).[2] Ha scritto anche di arte e si è dedicato al disegno e alla poesia.
Nato a Bosaro in provincia di Rovigo nel 1935, è stato inviato speciale e responsabile della redazione culturale del quotidiano Il Gazzettino e ha diretto la rivista di cultura e turismo Leo pubblicata in italiano e inglese a Venezia.[3]
La maggior parte della sua produzione come autore di fantascienza è concentrata negli anni 1958-1963 con numerosi racconti, venendo pubblicato nelle pagine della rivista pionieristica Oltre il cielo assieme ad alcuni degli altri principali autori italiani dell'epoca: Renato Pestriniero, Vincenzo Croce, Gianni Vicario e in seguito Lino Aldani.[2] Ivo Prandin ha utilizzato come pseudonimi i nomi di Max jr. Bohl e Ipran.[4] Dalla fine degli anni settanta ha pubblicato alcuni romanzi.
Ha scritto i testi di numerosi libri di fotografie di Fulvio Roiter (tradotti in più lingue), Lou Embo, Fernando Bertuzzi, Clive Handerson e profili di artisti contemporanei.
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