Kamal al-Ganzuri

Primo ministro dell'Egitto
Durata mandato2 gennaio 1996 –
5 ottobre 1999
Capo di StatoHosni Mubarak
PredecessoreʿAṭif Ṣidqī
SuccessoreʿAṭif ʿUbaydī

Durata mandato24 novembre 2011 –
2 agosto 2012
PredecessoreIsam Sharaf
SuccessoreHisham Muhammad Qandil

Dati generali
Partito politicoPartito Nazionale Democratico
UniversitàUniversità del Michigan

Kamāl al-Ganzūrī (in arabo كمال الجنزوري?; Garwan, 12 gennaio 1933Il Cairo, 31 marzo 2021[1]) è stato un politico egiziano. Economista designato dal Consiglio supremo delle forze armate egiziano primo ministro il 24 novembre del 2011.[2] Precedentemente era stato già primo ministro dal 1996 al 1999.[3] Giunse al potere nel 1996 come successore di 'Atef Sidqi e fu a sua volta rimpiazzato da 'Atef 'Ebeyd nel 1999. Era soprannominato "il ministro del povero" e "il ministro dell'opposizione" a causa della sua capacità di dialogare con le classi sociali a reddito più limitato e con l'opposizione al regime militare che di fatto governava l'Egitto dal 1951. Prima di diventare primo ministro, al-Ganzuri aveva servito come ministro della Pianificazione e della Cooperazione internazionale.[4]

Studi e carriera

Nel corso della sua vita Kamāl al-Ganzūrī ha conseguito:

Primo ministro

Durante il suo mandato al-Ganzuri e il suo governo furono noti per l'attività che riuscirono a dispiegare, in una misura tale che non aveva avuto precedenti in Egitto. In soli quattro anni o meno essi vararono infatti ben 387 leggi, 57 delle quali comportarono fondamentali cambiamenti nella società egiziana. Da sottolineare:

Sfortunatamente ciò fu dissipato dal regime non appena egli dovette abbandonare il potere per volontà di Mubārak.

Attività dopo il mandato di primo ministro

Malgrado certe critiche che sostenevano l'inefficienza del suo gabinetto, al-Ganduri seppe guadagnarsi una buona reputazione tra gli egiziani e ciò dipese dai cambiamenti che egli aveva saputo produrre in un paese dominato dai militari e incredibilmente burocratizzato. Fu addirittura aperta un'inchiesta per vagliare il suo periodo di governo, ma, dopo quattro anni d'indagini, non si riuscì a trovare alcuna imputazione precisa da elevare contro di lui. Nel 2009, una fonte definita "altamente attendibile" all'interno del Partito Nazionale Democratico ininterrottamente al potere rivelò che egli era tenuto agli arresti domiciliari.

Dopo la rivoluzione del 25 gennaio

Restò quindi in silenzio e lontano dalla politica per 11 anni circa, fino alla rivoluzione egiziana del 2011. Il 25 gennaio riacquistò la piena libertà di movimenti. Poté parlare pubblicamente per la prima volta, dopo le dimissioni di Hosni Mubarak, grazie a una telefonata mandata in onda dalla rete televisiva "al-Haya al-Yawm" ("la vita oggi").

Apparve di nuovo nel programma televisivo "al-Ashira Masaʾa" ("le 10 di sera"), in cui espresse le sue condoglianze e rese onore alle "anime dei martiri (shuhadāʾ) della rivoluzione del 25 gennaio, parlando di alcuni fatti politici del passato di cui era stato protagonista e dicendo di essere pronto a essere giudicato per qualsiasi progetto o piano egli aveva varato e se ciò avesse prodotto cattive conseguenze per l'Egitto, ma prima chiedeva che fosse giudicato chi aveva fermato quei progetti e quelle realizzazioni, danneggiando il futuro del Paese.

Scrisse poi tre articoli per il quotidiano "al-Misr al-yawm" ("l'Egitto oggi"), fornendo molte risposte agli interrogativi rivoltigli. Gli fu chiesto se si sarebbe candidato alle elezioni presidenziali previste per il 2012, ma al-Ganzuri rispose che egli era a disposizione delle richieste del popolo e che non avrebbe risposto né positivamente né negativamente.

Candidatura per le elezioni presidenziali

Subito dopo le sue apparizioni in TV, pagine e gruppi su Facebook cominciarono a sostenerlo per una sua possibile elezione a presidente (si veda a tal proposito official page su FaceBook). Si dice che nel partito del Neo-Wafd si pensava a lui come premier designabile, ma al-Ganzuri non fornì alcun chiarimento in merito.

Primo ministro dopo la "Primavera araba"

Il 24 novembre al-Ganduri è stato designato dal Consiglio supremo delle forze armate nuovo primo ministro, in sostituzione del precedente premier Ahmad Nazif, costretto a dimettersi il 21 novembre dopo i gravissimi incidenti di piazza che avevano condotto alla morte di una quarantina di persone e al ferimento di varie centinaia al Cairo e ad Alessandria d'Egitto.

Vita privata

Al-Ganzuri è sposato e ha tre figlie, due delle quali sono ingegneri, mentre la terza è ragioniere. Era apprezzato come un buon giocatore di football durante le scuole superiori e l'università, ma era anche un buon giocatore di ping pong e di pallavolo, tuttora rimasti suoi hobby.

Note

Altri progetti

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