Legge 7 agosto 1990, n. 241
Titolo estesoNuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi
StatoRepubblica Italiana
Tipo leggeLegge ordinaria

La legge 7 agosto 1990, n. 241 è una legge della Repubblica Italiana, firmata dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giulio Andreotti e dal Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, e più volte modificata e aggiornata nel corso degli anni.

La legge, per il contenuto delle sue disposizioni, ha rappresentato una notevole innovazione per l'attività della pubblica amministrazione italiana e più in generale per il diritto amministrativo italiano, introducendo il diritto di accesso agli atti amministrativi in Italia.

Il contenuto

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Riassumendo il contenuto della legge, esso può essere sintetizzato come segue:

Innovazioni principali

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Obbligo di adozione di provvedimento espresso

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Viene formalmente sancito il dovere di conclusione del procedimento tramite l'adozione di un provvedimento espresso, sia che il procedimento abbia avvio da istanza che d'ufficio.[1]

Il legislatore prevede sanzioni a carico dell'amministrazione con l'obbligo di provvedere, ad esclusione dei casi di silenzio amministrativo qualificato e dei concorsi pubblici, al risarcimento del danno ingiusto procurato in conseguenza dell’inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento, oltre il diritto ad ottenere un indennizzo per il semplice ritardo, secondo quanto previsto dalla legge.[2]

Il diritto di accesso agli atti amministrativi

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La richiesta di accesso va presentata all'amministrazione che detiene il documento e deve essere regolarmente motivata. La pubblica amministrazione deve decidere entro 30 giorni (fatti salvi eventuali ricorsi), trascorsi i quali la richiesta si intende respinta. Sono comunque esclusi i documenti coperti da segreto di Stato.

In particolare, riguardo al diritto di accesso, le caratteristiche sono enunciate nel capo V della legge 241/1990:

Altre disposizioni di rilievo, come una normazione generale dell'istituto della conferenza di servizi, l'introduzione dell'obbligo della motivazione del provvedimento amministrativo e la creazione della figura del responsabile del procedimento amministrativo e l'individuazione di termini entro i quali un procedimento amministrativo debba concludersi.

Note

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  1. ^ Art. 2 legge 7 agosto 1990, n. 241, su edizionieuropee.it.
  2. ^ Art. 2bis legge 7 agosto 1990, n. 241, su edizionieuropee.it.
  3. ^ Art 22 legge 7 agosto 1990, n. 241, su edizionieuropee.it.
  4. ^ Art 24 legge 7 agosto 1990, n. 241, su edizionieuropee.it.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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