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«He was a great heretic; an inheritance, perhaps, from his Waldensian ancestry. … Rarely could the ancient title, libero docente, have had a finer champion.»

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«Fu un grandioso eretico, eredità spirituale, forse, della sua ascendenza valdese. Raramente l'antico titolo, libero docente, ha trovato un interprete di maggior valore.»

Mario Manlio Rossi (Reggio Emilia, 18954 novembre 1971) è stato un filosofo e anglista italiano.

Biografia

Studioso e interprete di riferimento del pensiero di George Berkeley, fece propria la prospettiva della filosofia neoplatonica, coniugandola con l'attivismo novecentesco. Lasciata l'Italia nel periodo fascista, fu per anni docente di filosofia e letteratura presso l'Università di Edimburgo.

Ha prodotto uno studio originale dedicato a Jonathan Swift, prendendo in considerazione il concetto-chiave di "egoismo". Fu particolarmente legato al poeta e drammaturgo irlandese William Butler Yeats, che conobbe nel 1931, e all'ambiente culturale dell'Irish Renaissance composto da personaggi come Joseph Hone, A.E., John Gogarty e, soprattutto, Lady Augusta Gregory.

Fu Rossi, come si evince dalla corrispondenza tra i due, a introdurre Yeats a una più profonda conoscenza del pensiero di Berkeley, delle opere di Vico, della filosofia neoplatonica e degli scritti di Swift. Dopo le sue trasferte irlandesi Rossi avrebbe composto uno studio dedicato al rapporto tra la poesia yeatsiana e la filosofia, e avrebbe raccontato il suo rapporto con Yeats, Lady Gregory e la cultura irlandese nell'avvincente opuscolo Viaggio in Irlanda.

Nel campo dell'anglistica Rossi si dedicò inoltre allo studio dell'empirismo inglese e attese alla stesura di una monumentale e accuratissima Storia d'Inghilterra.

Rossi si interessò anche di filosofia del pensiero fantastico e magico, dando alle stampe il brillante saggio dal titolo Spaccio dei maghi e curando un'edizione, ancor oggi di riferimento, de Il regno segreto di Robert Kirk, introdotto dal suo saggio Il cappellano delle fate. Tali scritti fanno di Rossi un esponente assai rilevante nello studio della tradizione esoterica.

Benché il suo pensiero rimanga fondamentalmente isolato nella cultura italiana del dopoguerra, per la particolarità del suo carattere e l'indipendenza del suo pensiero, l'opera di Rossi può essere considerata un fondamentale contributo nell'ambito degli studi filosofici dedicati a Berkeley e alla tradizione platonica, nonché un originalissimo esempio di filosofia estetica, nella quale l'ambito della critica letteraria nel campo dell'anglistica si coniuga felicemente con l'interpretazione filologica ed ermeneutica.

Opere

Note

  1. ^ Necrologio apparso sul Times, 16 novembre 1971.

Bibliografia

Altri progetti

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