Melchor Cano vescovo della Chiesa cattolica | |
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Esteban Boix su disegno di José Camarón Bonanat, Ritratto di Melchor Cano (1741). | |
Incarichi ricoperti | Vescovo delle Isole Canarie (1552-1554) |
Nato | 1509 a Tarancón |
Nominato vescovo | 12 settembre 1552 da papa Giulio III |
Consacrato vescovo | 30 luglio 1553 dal vescovo Gaspar de Zúñiga y Avellaneda (poi arcivescovo e cardinale) |
Deceduto | 30 settembre 1560 a Madridejos |
Melchor Cano (Tarancón, 1509 – Madridejos, 30 settembre 1560) è stato un teologo, filosofo e vescovo cattolico spagnolo.
Suo padre, il giurista Fernando Cano, lo inviò a studiare all'Università di Salamanca, dove fu allievo di Francisco de Vitoria ed emise la professione religiosa entrando nell'Ordine dei Frati Predicatori nel Convento di Santo Stefano a Salamanca nel 1524. Nel 1531 fu inviato al Collegio di San Gregorio di Valladolid dove studiò con Bartolomé de Carranza e con Fray Luis de Granada. Nel 1536 ottenne la cattedra di teologia al Collegio di San Gregorio e alla morte di Francisco de Vitoria, nel 1546, ebbe la cattedra di Salamanca.
Partecipò alla prima fase della Giunta di Valladolid (1550), che cercava di risolvere la polemica dei naturali o dei giusti titoli fra Juan Ginés de Sepúlveda e Bartolomé de las Casas. Carlo I lo inviò al Concilio di Trento nel 1551 e l'anno seguente fu promosso da Carlo V vescovo delle Isole Canarie, incarico dal quale si dimise per divenire rettore del Collegio di San Gregorio di Valladolid (1554). Nel 1557 fu nominato provinciale per la Spagna del suo ordine.
La genealogia episcopale è:
La sua opera più importante è De Locis Theologicis (Salamanca, 1563), in cui stabilì le dieci fonti (luoghi o loci) da cui partire per una dimostrazione teologica:
Successivamente attribuisce il primato fra i luoghi teologici alla Tradizione Apostolica, per quattro ragioni: