Mona Hatoum, IVAM, 2021.
Premio Premio Imperiale 2019

Mona Hatoum (Beirut, 1952) è un'artista libanese.

Biografia

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Mona Hatoum è nata a Beirut da famiglia palestinese nel 1952 e dal 1975 vive e lavora a Londra, dove, arrivata per una visita, era stata costretta a fermarcisi per lo scoppio della guerra civile in Libano. Ha studiato presso il Beirut University College tra il 1970 e il 1972; in seguito presso la Byam Shaw School of Art e la Slade School of Art dal 1975 al 1981. Da allora, ha lavorato principalmente in performance che la vedevano impegnata in prima persona e con il video. Dal 1988 ha anche creato diverse installazioni site-specific, in Inghilterra, Canada e Stati Uniti ed i suoi video hanno preso parte a molte manifestazioni internazionali. Nel 1995 è stata nominata per il Turner Prize in seguito alla sua personale presso il Centre Georges Pompidou di Parigi e presso la White Cube di Londra. Nel 2008 è stata premiata con il prestigioso premio Rolf Schock Prizes.

Nelle prime opere l'artista libanese usa il mezzo della performance per denunciare la situazione sociale e politica delle donne. In seguito passa a utilizzare il video per poi, verso la fine degli anni ottanta utilizzare la scultura e l'installazione.

Opere

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Quarters

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Il 16 ottobre Viafarini, completamente ristrutturata come spazio espositivo pubblico, riprende la sua attività. Apre la stagione una mostra personale di Mona Hatoum, artista palestinese che vive a Londra, assai nota nel panorama artistico internazionale, presente all'ultima Biennale di Venezia nel Padiglione Italia, dopo avere realizzato, nel 1994, una personale al Centre Georges Pompidou a Parigi.

Il progetto creato per Viafarini riprende i temi tipici dell'artista, legati fin dagli anni Ottanta ad idee di costrizione corporea, di sofferenza fisica e psicologica; temi trattati però con grande rigore formale, attraverso l'impiego di strutture metalliche minimali - nell'installazione di Viafarini ricordano dei letti a castello - che tuttavia sanno trasformare lo spazio in una “gabbia” minacciosa e sinistra. Di fronte a questa "scultura-tortura" — sembra dirci Mona Hatoum — nessuno di noi può sentirsi davvero un semplice spettatore innocente, nessuno può lavarsene le mani.

Reti a forma di letto si sovrappongono, cinque a cinque, in verticale. Privo di materassi, risultano impraticabili: ricordano una gabbia o un percorso labirintico, fanno slittare il senso del ristoro in quello di ansietà e di un'insonnia impaurita. Vi si cammina come in mezzo a una foresta a foresta non di "viventi pilastri", come diceva Baudelaire, ma di barriere metalliche. L'installazione di Mona Hatoum (1952) ha preparato per lo spazio d Viafarini è nata quando l'ambiente aveva ancora un aspetto trasandato, col pavimento bucato e macchiato dalle installazioni precedenti. In quel contesto l'artista, nata in Libano ma trasferitasi forzatamente a Londra dal 1975, aveva pensato dapprima a un contrappunto delicato.

Mostre personali (selezione)

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1989
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004

Onorificenze

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Premio Imperiale (Giappone) - nastrino per uniforme ordinaria
Premio Imperiale (Giappone)
— Tokyo, 16 ottobre 2019[1]

Note

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  1. ^ Praemium Imperiale 2019

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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