I Moriggia chiamati anche "Moriggi", "Morigi", "Morigia" in latino "De Morigiis" sono un'antica e illustre casata lombarda. Appartengono al patriziato milanese e nel corso dei secoli si sono imparentati con altre importanti casate tra cui quella dei Besozzi, quella dei Melzi, quella dei Cattaneo, quella dei Castelli, quella degli Acciaiuoli, quella dei Porro, quella dei Pusterla, quella degli Archinto, quella dei Biumi, quella dei Crivelli e quella dei Visconti[25] dei quali furono inoltre dei sostenitori e dei collaboratori per secoli.
Nei secoli ebbero numerosi possedimenti e una forte influenza sui territori centro-settentrionali del lago Maggiore conosciuti anche come "Terre Morigie". Riguardo alla famiglia Moriggia, il noto giornalista e storico novarese Nino Bazzetta de Vemenia ha affermato:
«[...]La più potente famiglia del Lago Maggiore prima dei Borromei, e poi gareggiante in potenza, con un magnifico gruppo di cipressi.[26]»
La famiglia Moriggia, appartenente al nuovo patriziato milanese, è originaria del territorio di Milano e del lago Maggiore. Nel corso dei secoli il casato si è diffuso anche a Verona, Vicenza, Modena, Venezia, Ravenna, Pavia, Ferrara ove i suoi rappresentanti hanno ricoperto ruoli importanti.
Il cognome Moriggia potrebbe derivare dal latino muricula che significa topolino, questo spiegherebbe una delle armi di famiglia dove vengono rappresentati due topolini neri divisi da una banda nera di sfondo giallo.[27][28][29]
A Milano la famiglia Moriggia nel XVI secolo risiedeva nel Palazzo Moriggia in stile barocco (oggi Museo Poldi Pezzoli) in corso del giardino (oggi via Manzoni). Altri palazzi milanesi della famiglia Moriggia sono Palazzo Moriggia in via Borgonuovo, ora sede del museo del Risorgimento, che venne acquistato da don Giovanni Moriggia Dalla Porta, e Casa dei Morigi in via Moriggia (ora via Morigi) il quale ha dato il nome a quel quartiere che in epoca risorgimentale si chiamava Contrada dei Morigi.
Un Giovanni Moriggia di Milano fu fatto podestà di Ravenna, quivi spostò la sua famiglia; alla sua morte gli succedette il figlio Lorenzo Moriggia. Un Acerbo Moriggia invece fu fatto console di Lodi durante la signoria di Federico Barbarossa. Un altro Moriggia invece spostatosi a Venezia venne nominato Gran Cancelliere di quella Repubblica.
La famiglia Moriggia inoltre ha posseduto la signoria di Trino in Piemonte e di Monza in Lombardia. La famiglia Moriggia ha avuto nel corso dei secoli numerosi possedimenti anche sul lago Maggiore come il feudo di San Martino, delle degagnane di San Maurizio, di Oggebbio, di Vogogna, di Cossogno e il feudo della Valtravaglia che gli fu assegnato nel 1694 dai Visconti; l'insieme di queste terre sono note anche come terre "Morigie". Nel 1388 inoltre la famiglia Moriggia viene inserita da Giovanni Galeazzo Visconti nel consiglio dei CDC nobili.