Nadia è un nome proprio di persona italiano femminile[1][2][3].
Si tratta di un adattamento occidentale di Надя (Nadja)[3], un ipocoristico del nome slavo Надежда (Nadežda), che significa "speranza"[1][2][4][5]; è quindi analogo per semantica ai nomi Elpidio, Speranza, Sperandio[1], Hope e Toivo.
Il nome giunse in Europa occidentale, partendo dalla Francia, attorno al XIX secolo, e divenne improvvisamente molto più comune dopo il successo della ginnasta rumena Nadia Comăneci alle Olimpiadi del 1976[3]. In Italia è più frequente al Nord e al Centro, specie in Toscana[2]; di questa regione sono tipiche le varianti senza la "i" (Nada, Nado, Naddo), che possono anche continuare ipocoristici tipicamente medievali di nomi quali Rinaldo e Bernardo[1][2]. Va notato che Nadia è omografo a نديّة (Nadiyya, Nadya, Nadia), un nome arabo che significa "tenera", "delicata"[6].
L'onomastico può essere festeggiato il primo di novembre, festa di Ognissanti, non essendovi sante con questo nome che è quindi adespota. Eventualmente si può festeggiare il 1º agosto in memoria di santa Speranza, una delle figlie di santa Sofia, che in russo è chiamata Надежда (Nadežda), martire con la madre e le due sorelle a Roma sotto Traiano.
Lo stesso argomento in dettaglio: Persone di nome Nadia.
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Il nome Nadia è l'anagramma di un altro nome di persona femminile, cioè Diana.