Opera nazionale del dopolavoro | |
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Abbreviazione | OND |
Tipo | ente pubblico |
Fondazione | 1º maggio 1925 |
Fondatore | Benito Mussolini |
Scioglimento | 25 aprile 1945 |
Scopo | gestione dei circoli di dopolavoro sul territorio italiano |
Sede centrale | Roma |
Membri | 3.832.248 (1939) |
L'Opera nazionale del dopolavoro (in sigla OND) è stata un'associazione istituita in Italia il 1º maggio 1925 dal regime fascista,[1] alle dirette dipendenze del capo del governo,[1] col compito di occuparsi del tempo libero dei lavoratori.
Con l'istituzione di questo ente, infatti, il partito fascista ebbe sempre più la possibilità di penetrare nel tessuto sociale,[1] riducendo lo spazio di manovra delle opposizioni al regime. L'OND offriva dei servizi reali e concreti alla popolazione che così tendeva sempre meno a contestare il regime. Allo stesso tempo, gli stessi vertici del Partito Fascista riuscivano tramite l'OND a tenere sotto controllo in maniera abbastanza capillare l'umore della popolazione.
Con la caduta della Repubblica Sociale Italiana, nel 1945, l'OND venne trasformata in Ente nazionale assistenza lavoratori (ENAL), mutando, oltre al nome, fini e modalità organizzative.[1]
Per definizione statutaria "cura l'elevazione morale e fisica del popolo, attraverso lo sport, l'escursionismo, il turismo, l'educazione artistica, la cultura popolare, l'assistenza sociale, igienica, sanitaria, ed il perfezionamento professionale". L'Opera nazionale del dopolavoro rientrava in quel piano di orientamento dei costumi e delle abitudini tesa a plasmare l'"uomo nuovo", avviato dal regime nel corso del ventennio: l'obiettivo era costruire stili di vita generalizzati che fossero d'uopo nell'opera di "polarizzazione nazionale".[2]
Il dopolavoro ferroviario romano dell'ATAG ebbe un successo particolarmente vasto, con 6000 tesserati all'inizio degli anni Trenta che svolgevano attività sportive, artistiche, teatrali, o anche visite turistiche a prezzi popolari, dando opportunità e sbocchi nuovi ai lavoratori comuni; un altro aspetto è la conoscenza reciproca tra classi di lavoratori differenti anche per ruolo gerarchico al di fuori della stretta attività lavorativa, fermo restando le necessità dell'organizzazione gerarchica nel lavoro.[3]
Attraverso il Dopolavoro, l'Italia vide il primo sviluppo di turismo interno di massa.
È stato anche affermato che, grazie alle attività ricreative del dopolavoro, i lavoratori non avrebbero potuto dedicare il proprio tempo a recarsi in taverna ed associarsi con individui pericolosi.[4]
Distintivo | |
Grado | Presidente |
Distintivo | |||
Grado | Segretario Generale | Segretario Nazionale | Sindaci - Presidenti Consiglio Disciplina |
Distintivo | |||
Grado | Capo Servizi Amministrativi | Capo Servizio - Ispettori di I categoria | Capo Ufficio - Ispettori di II categoria |
Distintivo | |||
Grado | I segretario - Ispettori di III categoria | Segretario | Vice Segretario |
Distintivo | ||||
Grado | Primo Archivista | Archivista | Applicato | Alunno d'ordine - Dattilografo di I categoria |