Paperopoli
luogo fittizio
Localizzazione di Paperopoli
Nome originaleDuckburg
Creazione
IdeatoreCarl Barks
1ª app. inWalt Disney's Comics and Stories n. 49 (1949)
Caratteristiche immaginarie
TipoCittà
FondatoreCornelius Coot
ContinenteAmerica
StatoCalisota
Abitanti1 316 000[1]
Lingueinglese

Paperopoli (in inglese Duckburg, nelle prime edizioni italiane era chiamata Paperinopoli o Paperlandia) è, insieme a Topolinia, una delle due immaginarie città in cui sono ambientate le storie a fumetti della Disney.[2] Venne ideata da Carl Barks ed esordì sulla rivista Walt Disney's Comics and Stories nella storia del 1944 Paperino equilibrista[3].

Paperopoli è situata nel Calisota, uno Stato immaginario degli Stati Uniti d'America[2] presumibilmente corrispondente alla California settentrionale. Qui risiedono Paperino, Qui, Quo e Qua e gli altri personaggi della "banda dei paperi" come Paperina e Paperon de' Paperoni. È presente anche nelle serie animate televisive statunitensi DuckTales - Avventure di paperi e DuckTales[4] e nel film animato Zio Paperone alla ricerca della lampada perduta.

Caratterizzazione

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Nella lunga storia editoriale della serie a fumetti ambientata a Paperopoli, i vari autori hanno dato una rappresentazione della città e dei suoi elementi caratteristici che, seppur presentando delle differenze stilistiche, è sostanzialmente rimasta costante nel tempo.

Tuttavia, già all'interno della produzione di storie dello stesso Barks la città si evolve, passando da piccolo centro di provincia a fiorente metropoli, soprattutto dopo la crescita di importanza del personaggio di Paperone, vero cuore economico della città, a partire da storie come Paperino e la clessidra magica[5] (1950) in cui per la prima volta si ammira una veduta dall'alto del porto e dei grattacieli.

Nelle storie italiane Paperopoli è stata spesso rappresentata, fino almeno alla fine degli anni '70, ancora come una cittadina di medie dimensioni; solo in seguito, grazie anche a grandi disegnatori come Massimo De Vita o Marco Rota, che recuperano l'idea di metropoli negli anni '80, essa inizia a venire costantemente illustrata come una città moderna fino a divenire poi, a partire dal 1996 con PKNA, ormai arricchita di grattacieli e di edifici altamente futuristici.

Luoghi tipici[6] che nel corso della decennale vita della serie a fumetti sono stati rappresentati dai diversi autori con differenze più o meno marcate sono:

Vanno poi citati il laboratorio e la casa di Archimede Pitagorico, la scuola frequentata da Qui, Quo e Qua, le case dei personaggi principali come Paperino e Paperina, la sede del club delle Giovani Marmotte. Per la loro ricorrenza nelle storie, siamo certi che a Paperopoli ci sono almeno un porto, un aeroporto, uno stadio, un museo archeologico, degli studi televisivi e cinematografici e una vasta zona industriale.

In periferia si trova il covo della Banda Bassotti, attualmente una sgangherata roulotte, mentre nei dintorni sorgono antichi edifici come Villa Rosa (il covo di Fantomius da Paperinik il diabolico vendicatore del 1969), il castello del Duca Pazzo e il castello delle tre torri. Più lontano, in prossimità del piccolo Quack River, affluente del Tulebug, sorge il borgo campestre di Quack Town (creato per la serie di Paperino Paperotto), nei pressi del quale si trova la fattoria di Nonna Papera.

Queste singole ambientazioni, che sono parti integranti della città come per esempio l'iconico deposito di Paperone, hanno avuto nel corso degli anni, da parte dei vari autori chiamati a disegnare le storie a fumetti, diverse interpretazioni che, ferme restando alcune caratteristiche rimaste costanti, hanno contribuito a imporre nell'immaginario collettivo alcuni aspetti della città, che sono divenuti anche oggetto di mostre[7][11][12][13] e di saggi.[8][14][15]. Nel 1996, con la serie PK - Paperinik New Adventures, sono stati introdotti altri luoghi caratteristici come la Ducklair Tower e il Duckmall Center.

Alcuni autori considerano Paperopoli la capitale dell'immaginario stato del Calisota. La scuola italiana di autori ha aggiunto di volta in volta elementi effimeri legati alla contingenza della singola storia come per esempio una copia in scala ridotta della Statua della Libertà posta su un'isola nella baia di Paperopoli in Paperino e l'eredità di Babe[16] (1981).

Con il tempo la rappresentazione della città e dei suoi edifici (ma stesso discorso vale per Topolinia) si è aggiornata, passando dalle villette tipiche del Midwest che si trovano nelle storie degli inizi realizzate da Floyd Gottfredson e Carl Barks ad architetture più moderne e all'impianto urbanistico tipico di una metropoli, per quanto i quartieri residenziali in cui abitano i personaggi principali restino pressoché invariati[17].

Dal confronto con la reale geografia degli Stati Uniti, quella dei territori ove sorge l'immaginaria città di Paperopoli, nella versione di Carl Barks potrebbe verosimilmente corrispondere alla zona di Morro Bay tra San Francisco e Los Angeles, mentre in quella successiva di Don Rosa viene posizionata in corrispondenza della città di Eureka, nella contea di Humboldt, nel nord della California[18][19][20].

Storia immaginaria

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Alcuni autori, attraverso un certo numero di storie, hanno fornito elementi atti a definire una storia sulle origini e sul passato della città. La versione che dagli anni 2000 è generalmente condivisa sia nelle pubblicazioni danesi che in quelle italiane è quella formulata negli anni '90 da Don Rosa, che a sua volta si basava inizialmente sulle poche sporadiche informazioni fornite da Carl Barks.

Nell'area dove sorgerà Paperopoli, secondo Don Rosa corrispondente al territorio conosciuto con il nome di Nova Albion, nel 1579 il navigatore inglese Francis Drake fa erigere un forte che battezza Drake Borough.

Marco Gervasio nella sua saga sul ladro gentiluomo Fantomius ci mostra che, dell'equipaggio di Francis Drake, faceva anche parte il Duca Richard Quackett che rimase a Drake Borough dopo la partenza di Francis Drake con alcuni coloni. Il Duca, meglio conosciuto con l'appellativo di Duca Pazzo, diventò famoso oltre che per il suo carattere stravagante anche per essersi impossessato di parte del tesoro che Francis Drake doveva portare alla regina Elisabetta I e per aver fatto realizzare alcuni manieri sparsi per l'area. Per cercare di recuperare la parte del tesoro mancante e i preziosi volumi della biblioteca, Francis Drake fu costretto a tornare nuovamente a Drake Borough nel 1585. Ma il Duca Pazzo riuscì a nascondere il tesoro e far perdere le sue tracce. Non riuscendo quindi a trovare né il tesoro né i volumi della biblioteca andati distrutti durante un attacco indiano al forte, il corsaro ritornò nuovamente in patria e non riuscì più a ritornare a Drake Borough in quanto morì di febbri durante uno dei suoi viaggi nel 1596.

Dopo la scomparsa del Duca Richard Quackett, i suoi tre manieri abbandonati caddero in rovina, e soprattutto il "castello del Duca pazzo" venne parzialmente distrutto nel 1800 dai coloni arrivati nella zona che utilizzarono le pietre per costruire nuove case. Nelle leggende popolari locali rimase solo il confuso ricordo di questo misterioso personaggio con l'appellativo di "Duca Pazzo".

Secoli dopo, il forte è ancora in mano a una manciata di britannici, che però di fronte all'avanzata spagnola lo vendono volentieri nel 1818 al colono Cornelius Coot, che lo rinomina Forte Paperopoli (Fort Duckburg). Coot costituisce poi, grazie al secondo emendamento, la milizia Truppe delle Marmotte (Woodchucks Militia) e con questo drappello difende la collina della fortezza dagli attacchi degli inglesi prima, e, successivamente, dagli indiani e dagli spagnoli.[21]

Nella storia di La Tamaro e Cordana "Paperino e la corsa del Best Seller" sappiamo che presumibilmente poco tempo dopo, raggiunta una pace con gli indiani, Cornelius Coot ottenne in quella zona delle terre dal capo indiano Anatra che ride.

Nel 1830 nasce il figlio di Cornelius Coot, Clinton, che in seguito fonda le Giovani Marmotte (Junior Woodchucks), gruppo con il quale insegna ai giovani paperopolesi l'amore e il rispetto per la natura componendo un manuale grazie ai testi sopravvissuti dall'epoca di Drake, nientemeno che le trascrizioni degli scritti provenienti dall'antica Biblioteca di Alessandria. Sebbene americana, Paperopoli continua a godere di una certa autonomia, arrivando addirittura a possedere una propria ambasciata, come uno Stato indipendente[22], ma non si sviluppa molto rimanendo poco più di una borgata.

Nel 1899 il figlio di Clinton, Casey Coot, cede la proprietà del vecchio forte e dell'originario poggio di Paperopoli, chiamato collina Ammazzamuli, a un giovane Paperon de' Paperoni ancora cercatore d'oro, che secondo Don Rosa nel 1902 vi costruirà il suo famoso deposito di denaro (Money Bin)[23] (in base alle storie di Barks invece il deposito sulla collina venne solo realizzato nel 1951, dopo che il pavimento dell'edificio monetario nella downtown, dove fino a quel momento Paperone aveva tenuto i suoi soldi, crollò); la collina viene ribattezzata Ammazzamotori quando la macchina con cui de' Paperoni tenta di scalarla cede e scivola indietro [24]. Nel Novecento, anche grazie all'impulso economico dovuto agli investimenti del magnate, Paperopoli si trasforma da borgo agricolo in grande città industriale. Il "Forte Paperopoli", sede originaria delle Giovani Marmotte, il corpo eco-militare fondato da Clinton Coot, è stato successivamente ritrovato dagli oggi pluridecorati discendenti di Cornelius, Qui, Quo e Qua, salvandolo dalla distruzione cui era destinato nella "Falegnameria de' Paperoni".

Sempre in base alla saga di Marco Gervasio sulle imprese di Fantomius, ci viene mostrato che dal 1910 al 1930 a Paperopoli agisce il misterioso ladro gentiluomo Fantomius dietro la cui maschera si cela Lord John Lamont Quackett, un nobilpapero di origine anglo-francese che finge di essere inetto e pasticcione. Durante il suo periodo di attività Fantomius, aiutato dalle sue compagne complici (prima Lady Senape, poi Dolly Paprika) e dal suo amico inventore Copernico Pitagorico (bisnonno di Archimede), compie innumerevoli e audaci furti sempre ai danni di ricchi concittadini, a volte anche con scopi filantropici.

Dalla stessa saga sappiamo che nel 1929-1930 approfittando della grande crisi economica, dell'assenza di Paperone e di Fantomius e facendo credere di aver sconfitto il ladro gentiluomo, riesce con l’inganno a prendere il potere a Paperopoli il perfido magnate sudafricano Cuordipietra Famedoro, per poi governarla in maniera dispotica inventando tasse e regole assurde per arricchirsi ai danni dei già impoveriti cittadini. Questo è sicuramente uno dei periodi più infelici e oscuri nella storia della città.

Forse a seguito della crisi economica mondiale e presumibilmente avendo avuto notizia della preoccupante situazione economico-sociale in cui si trovava soprattutto Paperopoli, Paperone decise di ritornare definitivamente in città alla fine del 1930 scoprendo che, nonostante la crisi (o forse grazie a questa), era diventato la persona più ricca del mondo.

Personaggi

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Elenco dei personaggi che vivono o interagiscono in storie ambientate a Paperopoli:[25]

Influenza culturale

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Note

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  1. ^ Italy: Topolino (libretto) # 3062 | I.N.D.U.C.K.S. Topolino 3062 pag 36, Approfondimento su Paperopoli
  2. ^ a b Città di topi e città di paperi, su Linkiesta, 4 aprile 2015. URL consultato il 15 ottobre 2019.
  3. ^ I.N.D.U.C.K.S.
  4. ^ DuckTales: la terza stagione parlerà del "retaggio" della famiglia dei Paperi | Cultura Pop, su Tom's Hardware. URL consultato il 15 ottobre 2019.
  5. ^ The Magic Hourglass (W OS 291-02) | I.N.D.U.C.K.S.
  6. ^ Disney, Paperopoli, pp. 12-15
  7. ^ a b c Storia e segreti del deposito di Zio Paperone, su Fumettologica, 15 giugno 2015. URL consultato il 15 ottobre 2019.
  8. ^ a b Il deposito di Zio Paperone: un progetto ingegneristico (im)possibile?, su Fumettologica, 16 gennaio 2017. URL consultato il 15 ottobre 2019.
  9. ^ High Society (S 69041) | I.N.D.U.C.K.S.
  10. ^ Paperinik torna a colpire (I TL 788-AP) | I.N.D.U.C.K.S., su coa.inducks.org. URL consultato il 24 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2023).
  11. ^ Zio Paperone e i segreti del deposito, su WOW Spazio Fumetto, 15 maggio 2015. URL consultato il 15 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2019).
  12. ^ Zio Paperone e i segreti del deposito - Gallery, su WOW Spazio Fumetto, 20 giugno 2015. URL consultato il 15 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2019).
  13. ^ (EN) Topolino, su topolino.it. URL consultato il 15 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2019).
  14. ^ Alla scoperta di 'Zio Paperone e i segreti del deposito', in mostra a Milano, su Adnkronos. URL consultato il 15 ottobre 2019.
  15. ^ hsh.info, http://www.hsh.info/papero.htm. URL consultato il 15 ottobre 2019.
  16. ^ Paperino e l'eredità di Babe (I TL 1341-AP) | I.N.D.U.C.K.S.
  17. ^ Come è strano il tempo che passa a Paperopoli - La Stampa, su lastampa.it, 4 febbraio 2018. URL consultato il 15 ottobre 2019.
  18. ^ (EN) Elementi geografici riguardanti Paperopoli, su duckman.pettho.com (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2011).
  19. ^ (EN) Duckburg
  20. ^ Andrale, pag. 19
  21. ^ Disney, Vita e dollari..., pag. 6
  22. ^ Disney, Vita e dollari..., pag. 7
  23. ^ Disney, Vita e dollari..., pag. 10
  24. ^ Storia di Paperopoli, su PaperPedia Wiki. URL consultato il 17 novembre 2023.
  25. ^ Disney, Storia e gloria..., pp. 20-24
  26. ^ Flip Decision (W WDC 149-01) | I.N.D.U.C.K.S.
  27. ^ Paperino e il ferragosto al fresco, in INDUCKS.
  28. ^ a b Anacleto Mitraglia sul sito di Topolino
  29. ^ Gioachino Gili (a cura di), Il libro completo dei nomi. Origine, significato, usi, curiosità, De Agostini, 2012
  30. ^ Paperopoli, in INDUCKS.
  31. ^ Carlo Chendi, Sergio Badino, Strips of Land, Strips of Paper, Tunué, 2008
  32. ^ Paperino & Anacleto: È scoppiata la pace
  33. ^ Anacardo Mitraglia, in INDUCKS.
  34. ^ Rupert, in INDUCKS.
  35. ^ Neighbor Jones, su web.archive.org, 15 dicembre 2004. URL consultato il 7 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2004).
  36. ^ Neighbor Jones, su cl.lingfil.uu.se. URL consultato il 7 ottobre 2019.
  37. ^ Topolino, su topolino.it. URL consultato il 2 settembre 2019.
  38. ^ Apparizioni nei cartoni animati 1933 - La capanna di zio Tom 1934 - Una serata di beneficenza 1936 - Topolino professore d'orchestra 1937 - I tifosi di Topolino 1938 - Caccia alla volpe 1941 - I divi del varietà 1942 - La festa di compleanno di Topolino 1942 - L'ora della sinfonia 1983 - Canto di Natale di Topolino 1988 - Chi ha incastrato Roger Rabbit 1999 - Mickey Mouse Works 2001 - House of Mouse - Il Topoclub
  39. ^ Articolo di Alberto Becattini su Uack! presenta Paperopoli nº 3- Avventure al mare e sul fiume (agosto 2016).
  40. ^ Paz, Amor e Glória (B 72051) | I.N.D.U.C.K.S., su inducks.org. URL consultato il 6 marzo 2020.
  41. ^ a b c d Il personaggio: Bolivar, in La grande dinastia dei Paperi, vol. 25: 1962 – Zio Paperone e la cavera di Alì Babà e altre storie, pp. 190-191.
  42. ^ inducks.org, https://inducks.org/character.php?c=BOL&view=3. URL consultato il 10 luglio 2023.
  43. ^ Una Pezza di Lundini - S2020 - Puntata del 22/09/2020 - Video, su RaiPlay. URL consultato il 26 novembre 2020.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàGND (DE4203723-2