Perfect Day | |
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Benicio del Toro in una scena del film | |
Titolo originale | A Perfect Day |
Lingua originale | inglese, francese, spagnolo, serbo, bosniaco |
Paese di produzione | Spagna |
Anno | 2015 |
Durata | 106 min |
Rapporto | 2,35:1 |
Genere | commedia, drammatico, guerra |
Regia | Fernando León de Aranoa |
Soggetto | Paula Farias (romanzo)[1] |
Sceneggiatura | Fernando León de Aranoa |
Produttore | Isabel Coixet |
Produttore esecutivo | Patricia de Muns, Javier Méndez |
Casa di produzione | Mediapro, Reposado Producciones, Televisión Española |
Distribuzione in italiano | Teodora Film |
Fotografia | Alex Catalán |
Montaggio | Nacho Ruiz Capillas |
Effetti speciali | Juan Olmo |
Musiche | Arnau Bataller |
Scenografia | César Macarrón |
Costumi | Fernando García |
Trucco | Caitlin Acheson |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Perfect Day (A Perfect Day) è un film del 2015 scritto e diretto da Fernando León de Aranoa, al suo debutto in un film in lingua inglese[1].
La pellicola è l'adattamento cinematografico del romanzo Dejarse Llover, scritto da Paula Farias[1].
1995, da qualche parte in Bosnia tre operatori umanitari,il responsabile della sicurezza Mambrù, la responsabile delle risorse idriche Sophie l'operatore B e l'interprete Damir sono impegnati nella rimozione di un cadavere da un pozzo. L'operazione è necessaria per bonificare l'acqua che rifornisce una comunità. I mezzi a disposizione sono però scarsi, una corda ed un piccolo argano, ma l'uomo nel pozzo è particolarmente robusto e la corda si rompe. Mentre un operatore e l'interprete vanno a cercare una nuova corda, gli altri due vanno ad una riunione di coordinamento tra ONU e forze non governative e lungo il tragitto aiutano un bambino e lo portano con sé. Alla riunione si dà disposizione di interrompere ogni intervento diverso dallo sminamento, perché la guerra è ufficialmente finita, mentre la ricerca della corda ha esito negativo. Alla riunione Mambrù riceve l'incarico di fornire un passaggio fino all'aeroporto all'analista di guerra Katya. A dispetto dell'incarico ricevuto Mambrù torna al pozzo dove incontra il resto del gruppo. Insieme decidono di risolvere comunque il problema e partono alla ricerca di una corda, il che li porta a confrontarsi con la dura realtà della guerra civile, gli odi interetnici, le bande militari che ignorano gli sforzi internazionali di pace, le mine lasciate sul terreno, la rigidità e la burocrazia dell'ONU, il dolore che la guerra porta nelle famiglie e nella vita dei bambini.
Il primo trailer italiano viene diffuso in esclusiva sul sito de la Repubblica il 17 novembre 2015.[2]
Il film è stato presentato in concorso nella sezione Quinzaine des Réalisateurs al festival di Cannes 2015.[3]
La pellicola è stata distribuita nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 10 dicembre 2015.[2] Il 10% degli incassi italiani ottenuti dal film il giorno di Natale sono stati destinati in beneficenza all'associazione umanitaria Emergency, da sempre impegnata nel portare aiuto alle popolazioni vittime di guerre civili.[4]