Pinza da laboratorio in metallo con crogiolo all'interno del quale sono contenuti i residui di una combustione

Le pinze da laboratorio sono semplici strumenti di comune impiego in laboratorio chimico. Vengono normalmente utilizzate per spostare o sorreggere vetreria che viene portata ad elevate temperature per riscaldamento diretto o per l'avvenimento al suo interno di reazioni chimiche esotermiche, nonché in tutte le situazioni nelle quali è sconsigliato l'utilizzo diretto delle mani, come ad esempio nel caso di trattamento di sostanze altamente corrosive.[1][2]

Tipologie

Esistono diversi tipi di pinze da laboratorio:

Pinza in legno usata per sorreggere manualmente una provetta
Pinza da crogiolo
Pinze da becher usate per reggere provette

Note

Annotazioni

  1. ^ Quando si riscalda su fiamma diretta il contenuto di una provetta è buona norma inoltre tenere la stessa inclinata di 45° circa avendo cura di non dirigere l'imboccatura verso persone nelle immediate vicinanze, evitando così la possibilità per eventuali schizzi di causare ustioni[1]

Fonti

  1. ^ a b c d Pinze, su chimica-online.it. URL consultato il 5 febbraio 2019.
  2. ^ a b c Pinze da laboratorio per sorreggere e maneggiare le attrezzature, su colaver.it. URL consultato il 5 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2019).

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