Rimedi d'Amore
Titolo originaleRemedia amoris
Ritratto immaginario di Ovidio (di Anton von Werner)
AutorePublio Ovidio Nasone
1ª ed. originale1-2 d.C.
Editio princepsBologna, Baldassarre Azzoguidi, 1471
GenerePoema
Lingua originalelatino

Remedia amoris (traducibile come Rimedi d'Amore) è il titolo di un poemetto didascalico, costituito da 814 distici elegiaci, scritto dal poeta latino Publio Ovidio Nasone.

Contenuto

In questo poema, considerabile il capovolgimento totale della precettistica tipica dell'Ars amatoria, Ovidio offre consigli e strategie, con una patina stoica, per evitare eccessivi coinvolgimenti da parte dei sentimenti amorosi.

Ecco alcune strategie suggerite dal poeta di Sulmona. Per lasciare la compagna:

Dopo aver lasciato la compagna:

L'obiettivo dell'opera è di insegnare (soprattutto) ai giovani come evitare di idealizzare la donna che amano e come aiutarli nel caso in cui l'amore gli causi sofferenze e sventure. Ovidio afferma che i suicidi, cui i giovani sono soliti andare incontro quando sono in preda alle sventure causate dal "mal d'amore", possono essere tranquillamente evitati seguendo queste regole. L’opera del poeta conclude di fatto l’esperienza dell’elegia romana di argomento erotico. Infatti, per il canone dei poeti elegiaci del tempo, l’amore era motivo totalizzante della vita, unica ragione di esistenza. Ovidio invece scardina dall’interno tutti i topoi del genere. Egli soprattutto elimina il concetto di foedus d’amore, imprescindibile per l’elegia erotica latina, cioè di un patto quasi sacro che lega i due amanti, indicando varie modalità con le quali ci si possa liberare di un amore infelice.

Note

  1. ^ Secondo l'autore, la gelosia è una delle principali ragioni per cui le persone si innamorano.

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