La respirazione “bocca a bocca” è una forma di ventilazione artificiale, una manovra di emergenza che ha lo scopo di sostituire la respirazione fisiologica, quando questa non viene più eseguita spontaneamente, per ossigenare il cervello ed il cuore, ad esempio in caso di arresto respiratorio.

Procedura

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Respirazione artificiale

La procedura da seguire è la seguente:[1][2]

Se non si procede tempestivamente, si va incontro ad arresto cardiocircolatorio. In tal caso, sono necessarie le manovre di Basic Life Support, che comprendono anche il "massaggio cardiaco" con un rapporto di 2 insufflazioni ogni 30 compressioni.

Dispositivi di aiuto alla respirazione artificiale

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Un tipo di pallone ambu con apposita mascherina
Una maschera CPR da taschino, con scatola da trasporto

In caso non si disponga di strumentazione idonea, si può effettuare la respirazione bocca-a-bocca all'infortunato, impiegando una barriera protettiva, per minimizzare la possibilità di trasmissione d'infezioni (in entrambe le direzioni).[3]

Barriere filtranti per la respirazione bocca-bocca

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Le barriere disponibili includono mascherine portatili e schermi facciali delle dimensioni di un portachiavi. Queste barriere sono un esempio di equipaggiamento personale protettivo per proteggere il viso dell'operatore dagli schizzi di sangue o di altri materiali potenzialmente infettivi.

Queste barriere sono dotate di una valvola-filtro ad una via che permette all'aria insufflata dal soccorritore di entrare nelle vie aeree del paziente ed impedisce che quanto proviene dal paziente (vomito, sangue, saliva) raggiunga il soccorritore. Molti di questi dispositivi sono usa-e-getta, quelli riutilizzabili hanno una parte a contatto con il paziente che va buttata, e il resto della maschera va sterilizzata in autoclave o con detergenti chimici ed il filtro rimpiazzato.

La maschera CPR è un ottimo metodo per ventilare un paziente in sicurezza ed efficacemente. Molte hanno un ingresso da 18mm per l'ossigeno supplementare, che permette di aumentare la percentuale d'ossigeno nell'aria insufflata dal 17% dell'aria espirata dal soccorritore fino al 40%.

Cannula oro-faringea e pallone ambu

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L'accoppiamento cannula oro-faringea e pallone ambu permette di mantenere pervie le vie aeree superiori, che possono essere bloccate dalla caduta della lingua in faringe dovuta alla perdita di coscienza dell'infortunato, ed effettuare la respirazione utilizzando aria atmosferica (più ricca di ossigeno) o con una miscela arricchita di ossigeno mediante connessione ad una bombola.

Tutti i corpi estranei come denti, protesi, bocconi di cibo, ecc. devono essere rimossi prima della collocazione del tubo di Mayo; le linee guida sconsigliano l'uso delle proprie dita per farlo.

Note

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  1. ^ Respirazione artificiale Archiviato il 22 aprile 2010 in Internet Archive.
  2. ^ Manuale di rianimazione di base ad uso del cittadino, su nursesarea.it. URL consultato il 21 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2009).
  3. ^ Emergency Cardiovascular Care Revisions for the professional rescuer (DOC), su redcross.org, American Red Cross. URL consultato il 15 giugno 2007.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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