S. Darko
Una scena del film
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2009
Durata103 min
Generethriller, fantascienza, drammatico, orrore
RegiaChris Fisher
SceneggiaturaNathan Atkins
ProduttoreMichael C. Cuddy, Adam Fields, Ash R. Shah
Casa di produzioneNewmarket Capital Group, Silver Nitrate Films
Distribuzione in italianoMoviemax
FotografiaMarvin V. Rush
MontaggioKent Beyda
MusicheEd Harcourt
ScenografiaAlfred Sole
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

S. Darko è un film del 2009 diretto da Chris Fisher, sequel del film di Richard Kelly del 2001 Donnie Darko.

Protagonista della pellicola è Samantha Darko, interpretata da Daveigh Chase, sorella minore di Donnie. Richard Kelly si è dissociato dal progetto.[1]

Trama

Sono passati sette anni dalla misteriosa morte di suo fratello Donnie: ora la diciassettenne Samantha Darko decide di lasciarsi tutto il dolore alle spalle e parte con la sua migliore amica, la ribelle Corey, verso Los Angeles, per lavorare come ballerina.

I loro sogni vanno in fumo quando la loro auto le lascia a piedi a Conejo Springs, Utah una minuscola e sperduta località in mezzo al deserto. Quella stessa notte, il 29 giugno 1995, una strana presenza femminile dice a un altro strano personaggio maschile, in cima a un mulino a vento la frase:

«4 giorni, 17 ore, 26 minuti, 31 secondi... ecco quando il mondo finirà.»

Subito dopo un meteorite precipita nella cittadina, distruggendo il mulino a vento dietro al motel dove alloggiano Samantha e Corey. Samantha intanto viene risvegliata da un poliziotto su una panchina.

Da quel momento in poi, Samantha sarà preda di bizzarri sogni e visioni riguardanti l'imminente fine del mondo. Una violenta lite tra lei e Corey, inoltre, ingranerà un meccanismo che metterà a rischio il destino dell'intero universo.

Produzione

Pre-produzione

Originariamente intitolato Samantha D,[2] il film entrò in produzione nel 2007, da un'idea del produttore Ash R. Shah, della Silver Nitrate Entertainment. La responsabilità del copione ricadde sul giovane sceneggiatore Nathan Atkins, che si è sempre dichiarato grande ammiratore di Donnie Darko, talmente tanto da nutrire inizialmente seri dubbi sulla possibilità di realizzare un seguito al film di Richard Kelly, dal momento che la conclusione del primo film non lasciava alcuna possibilità a un sequel.

Accettato comunque l'incarico, Atkins propose alla produzione due possibili alternative: spiegare il retroscena del personaggio di Roberta Sparrow/Nonna Morte oppure seguire le avventure della sorella più piccola di Donnie, Samantha. Accantonata la prima ipotesi, lo sceneggiatore passò quattro mesi a rivedere e studiare la storia di Donnie Darko per poter riportare fedelmente gli stessi elementi narrativi nel nuovo film.

Una volta pronta la prima stesura, alla fine del 2007, la produzione offrì al regista Chris Fisher la possibilità di dirigere il film. Inizialmente titubante, Fisher accettò di dirigere il film alla sola condizione di avere nuovamente Daveigh Chase nel ruolo di Samantha.[3] Nel frattempo, a causa dello sciopero degli sceneggiatori, Atkins, in quanto membro della Writers Guild of America non poté apportare alcun cambiamento al copione originale.[4]

Ciò che convinse Fisher ad accettare di dirigere il film era l'idea di poter creare una versione femminile dell'universo di Donnie Darko, narrando una sorta di favola post-moderna che si contrapponesse allo stile quasi fumettistico e maschile del primo film. Inoltre, il capovolgimento dei punti di vista rispetto a Donnie Darko continuando tuttavia a rispettare fedelmente la mitologia ideata da Richard Kelly, affascinarono il regista, convincendolo a firmare.

Terminato lo sciopero degli sceneggiatori nel febbraio del 2008, Atkins e Fisher collaborarono assieme per riscrivere il copione, apportando diversi cambiamenti alle stesure precedenti.[5]

Mentre la produzione prendeva contatti con la Utah Film Commission per girare il film integralmente nello stato (a differenza di quanto descritto nel copione originale, che vedeva la storia avvenire in Oklahoma), Fisher definiva il cast: Daveigh Chase, anche lei inizialmente scettica, rimase affascinata dalla sceneggiatura e decise di accettare dopo una lunga conversazione con il regista; giovani promesse come Briana Evigan (reduce del successo di Step Up 2 - La strada per il successo), Ed Westwick (sulla cresta dell'onda grazie alla prima stagione di Gossip Girl), James Lafferty (interprete della fortunata serie One Tree Hill) e Jackson Rathbone (il vampiro Jasper di Twilight) vennero assunti per ricoprire i ruoli principali.

Attori veterani come Elizabeth Berkley (La maledizione dello scorpione di giada di Woody Allen), John Hawkes (star dell'acclamato Me and You and Everyone We Know) e Matthew Davis (già interprete di Tigerland e La rivincita delle bionde) vennero invece scelti per parti minori ma incisive.

Molte pagine web indicarono anche Alex O'Loughlin e Justin Chatwin come membri del cast: non è chiaro se le voci fossero infondate o se i due attori fossero, a un certo punto, stati effettivamente selezionati e che poi, per ragioni mai rese note, avessero abbandonato il progetto.

Il film venne annunciato ufficialmente con un comunicato stampa divulgato dalla Silver Nitrate Entertainment su Screen Daily il 9 maggio 2008, pochi giorni prima dell'inizio delle riprese.[6]

Richard Kelly, autore del primo film ma non proprietario dei diritti, dimostrò subito il proprio disappunto, affermando di non voler avere nulla a che fare né con il film né con coloro coinvolti nella realizzazione, cast compreso.

Riprese

Con un budget di 4 milioni di dollari (mezzo milione in meno rispetto al primo film), la produzione organizzò un piano di lavorazione di 25 giorni.

A causa del budget ridotto, vennero prese in considerazione varie alternative alla pellicola 35 mm. Con alla fotografia uno dei professionisti più preparati nel campo del digitale (Marvin V. Rush), si optò per girare il film con la rivoluzionaria Red One Camera, da molti definita l'erede della pellicola. Mentre due Red venivano utilizzate per le riprese principali, piccole porzioni di film (tra cui le sezioni di passaggio del cielo e l'incidente automobilistico) vennero girate con una Sony EX1, di proprietà dello stesso Rush.

La lavorazione del film iniziò il 19 maggio 2008 ad Echo, uno sperduto paesino nello Utah. La prima scena girata fu un dialogo tra l'agente O'Dell (Bret Roberts) e Corey (Briana Evigan) all'interno di una centrale di polizia. Ad Echo vennero girate diverse sequenze: tutti gli interni ed esterni del ristorante, dell'officina del meccanico e della Chiesa di Padre John.

La maggior parte della lavorazione, tuttavia, avvenne nella più grande Magna: oltre alla sequenza iniziale e finale (girata nei pressi dello storico Great Saltair, accanto all'Highway 80 e al Gran Lago Salato), tutte le sequenze ambientate nelle vie e nei negozi dell'immaginaria Conejo Springs vennero girate lì. Altre piccole parti del film vennero girate a Delle e a Tooele.

Il 12 e 13 giugno venne girata la sequenza del party in piscina: per le riprese subacquee era necessaria un'attrezzatura impermeabile adeguata. Essendo la Red One Camera una macchina ancora nuova, per il reparto di fotografia non fu affatto facile riuscire a trovare a noleggio l'attrezzatura tecnica adatta. Solo all'ultimo momento si trovò assistenza presso la Watering Life Productions, una società specializzata in riprese documentaristiche subacquee.[7]

La maggior parte delle scene girate con l'attrice Zulay Henao (nel film era la ragazza gelosa di Randy) vennero tagliate in sala di montaggio esclusivamente per questioni di durata. Delle varie scene tagliate, nessuna includeva l'attore James Lafferty che fu così l'unico attore del cast a vedere la sua intera performance nel film.[8]

Il tempo molto variabile dello Utah diede diversi problemi durante la lavorazione e causò parecchi ritardi. Secondo quanto affermato da Fisher sul set (girato quasi completamente in esterni) si lavorava almeno 14 ore al giorno, ma il clima sul set, nonostante le ristrettezze economiche e il poco tempo a disposizione, era piacevole. Alcuni membri del cast trovarono addirittura il tempo di scrivere e incidere una canzone dedicata allo Utah, Utah Too Much, poi inserita negli speciali del DVD del film.[9]

L'attrice Elizabeth Berkley (Trudy), con grande ammirazione e sorpresa da parte della troupe, accettò di lavorare praticamente senza trucco per tutta la durata del film. Decise anche di lasciare che la differenza di colore dei suoi occhi (uno verde e uno castano) risaltasse, per rendere il suo personaggio ancora più disturbante.[8]

Non mancarono comunque piccoli incidenti: una carica creata dai tecnici degli effetti speciali fu fatta esplodere troppo vicino all'attore Ed Westwick (che, per ottenere una reazione più convincente, non ne venne avvisato) e gli creò un breve trauma al timpano; sempre Westwick, nel corso della stessa scena, si fece male alla schiena prendendo in braccio Daveigh Chase; l'attrice Elizabeth Berkley, tra il divertita e lo spaventata, fu costretta a rinchiudersi nel suo camper e chiamare la sicurezza per allontanare un fan un po' troppo invadente che voleva rubarle la biancheria intima.

Le riprese si conclusero il 24 giugno 2008 a Los Angeles, dove venne allestito un set per gli interni della camera d'albergo di Corey e Samantha.

Colonna sonora

La colonna sonora originale del film venne composta dal noto e apprezzato musicista londinese Ed Harcourt. Il compositore ha affermato di essersi basato sulla musica di Autechre, Aphex Twin, Philip Glass, Arvo Pärt e Clint Mansell per scrivere le partiture per S. Darko. La critica rispose favorevolmente.

Come accaduto in Donnie Darko, anche in S. Darko la scelta delle canzoni di repertorio si concentrò su pezzi piuttosto in voga nel periodo in cui la storia del film prende atto (in questo caso metà degli anni novanta).

Le canzoni inserite nella colonna sonora (al momento ancora non incisa) sono:

Solo due canzoni, "Battleground" e "Night & Day" sono di recente realizzazione: la prima è un pezzo dello stesso Ed Harcourt mentre "Night & Day" è cantata dalla co-protagonista del film, Briana Evigan.

Mad World, nella versione di Gary Jules, è tratta dalla colonna sonora originale di Donnie Darko. I trailer italiani di S. Darko presentano questo pezzo, nonostante non sia incluso nel film.

Promozione

«Donnie aveva una sorella.»

Distribuzione

Considerato l'enorme successo ottenuto da Donnie Darko grazie al mercato home entertainment (oltre 10 milioni di dollari di incasso), la 20th Century Fox decise di far uscire S. Darko direttamente in DVD e in Blu-ray, almeno per quanto concerne il territorio statunitense.

Per il lancio, la Fox organizzò un'interessante campagna web composta da tre video virali, usciti su internet in rapida successione nell'aprile 2009: i tre video si riferivano a oggetti inspiegabilmente caduti dal cielo (cassonetti, motori di aereo, tombini, meteoriti...). Alcuni finti articoli mostrati nel terzo video vennero ripresi direttamente da una scena di S. Darko.

Presentato il 12 maggio 2009, il film incassò quasi 3 milioni di dollari nel primo mese di distribuzione nazionale, vendendo più di 140 000 copie.

In Italia il film è stato proiettato in anteprima al Giffoni Film Festival il 23 luglio 2009.[10] Il 13 agosto il film è stato presentato in anteprima nelle principali sale italiane, per poi uscire commercialmente il 21 agosto 2009.

Forte del successo commerciale ottenuto in sala dal primo film, la Moviemax ha organizzato una grande campagna promozionale per l'uscita di S. Darko: dopo il primo teaser mostrato nelle sale intorno a maggio è stato indetto un concorso in collaborazione con Yahoo Movies! in cui gli utenti potevano votare il poster che sarebbe diventato il manifesto ufficiale per il lancio italiano. Successivamente è stato creato, in collaborazione con MTV il sito web ufficiale[11] e la pagina Facebook, che in poche settimane ha raggiunto oltre 6 000 fan. Un altro concorso è nato come partnership tra Moviemax e il magazine Maya Fox, con maschere del coniglio Frank e copie DVD di Donnie Darko come premi. Altre collaborazioni con Energie e la Italian Surf Expo hanno portato alla realizzazione di gadget esclusivi, tra cui capi d'abbigliamento e tavole da surf griffate.

Distribuito in 212 copie, il film ha debuttato al secondo posto nella classifica settimanale, con un incasso di 288 000 euro (preceduto dall'altra new entry, Il messaggero).[12] Le settimane successive non sono state particolarmente positive e il film ha chiuso la sua permanenza in sala incassando poco sopra i 700 000 euro: una cifra rispettabile per un'uscita estiva ma comunque nettamente inferiore al suo predecessore (uscito tuttavia in un periodo molto più fertile come la fine di novembre).

Accoglienza

Critica

Il film venne fortemente criticato sin dall'inizio, quando venne annunciato come seguito di Donnie Darko. Prima ancora del lancio, nel maggio del 2009, i fan più accaniti del primo film cercarono di boicottarne la distribuzione, tempestando i forum di discussione di internet.

La pubblicità negativa aiutò comunque il successo commerciale del film. Al momento dell'uscita, il film divise in due il pubblico. C'è chi lo odiò e chi invece lo trovò un prodotto non disprezzabile, seppur inferiore al film originale. Molti detrattori del film, una volta visto il risultato finale, cambiarono il loro giudizio. Forum dedicati al film in rete e video postati on-line ne furono la prova. Molte discussioni sulle varie sfaccettature dell'intricata vicenda nacquero subito dopo il lancio del film e continuarono per i mesi successivi.

La critica americana non è stata, in genere, molto favorevole, seppur diversi recensori abbiano ammirato alcuni aspetti tecnici (come la fotografia e la colonna sonora) e il lavoro di alcuni membri del cast (se i più giovani furono criticati, le brevi performance di Elizabeth Berkley, John Hawkes e Matthew Davis vennero invece ben valutate). Le critiche andarono principalmente alla sceneggiatura di Nathan Atkins e alla piatta caratterizzazione dei personaggi principali.[senza fonte]

Il film è stato largamente contestato da pubblico e critica, la quale criticò principalmente la storia, i personaggi monodimensionali e i dialoghi. The A.V. Club diede al film un voto insufficiente, notando come questo seguito possieda alcuni elementi semplificati e superficiali di Donnie Darko e come abbia "fallito in maniera spettacolare nel tentativo di creare un franchise"[13].

Secondo la rivista specializzata Fangoria, il film era sufficientemente intrigante per incuriosire i fan del primo film, presentava degli elementi interessanti e gli attori ne uscivano a testa alta. Tuttavia non riusciva a reggere il confronto con il suo illustre predecessore.[14]

Il Los Angeles Times definì "eccessiva" la reazione negativa dei fan più accaniti del primo film, sottolineando come il film non fosse la mediocre produzione che ci si aspettava. Sempre secondo il Times, dal punto di vista visivo il regista Chris Fisher e il direttore della fotografia Marvin V. Rush avevano fatto un ottimo lavoro e il cast messo insieme da Fisher era “composito ed interessante”. Il lato negativo stava nella storia, che ricalcava un po' troppo faticosamente quella del primo film.[15]

Moviehole fu ancora più critico, liquidandolo come film senza coraggio, dalla realizzazione frettolosa e "bizzarramente non avventuroso"[16] mentre per Collider.com la storia presentava diversi spunti interessanti e riusciva a spiazzare lo spettatore con una svolta inaspettata verso la metà del film. Allo stesso tempo, però, le nuove interessanti idee sul viaggio nel tempo sembravano riuscite solo a metà.[17]

In Italia, dove il film è stato proiettato in anteprima sia al Giffoni Film Festival che in alcune sale selezionate, il pubblico si è nuovamente diviso: alcuni sostenitori di Donnie Darko hanno bocciato il film in partenza, mentre altri lo hanno accolto in maniera positiva (Daveigh Chase e la colonna sonora in testa agli apprezzamenti). C'è chi ha dato al film il pregio di invitare il pubblico più giovane a riscoprire Donnie Darko per comprendere al meglio i meccanismi della trama e le origini della storia.[senza fonte]

Citazioni e riferimenti

Riferimenti a Donnie Darko

Riferimenti ad altri film

Note

  1. ^ (EN) Richard Kelly, Myspace di Richard Kelly, su blogs.myspace.com. URL consultato il 7 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2009).
  2. ^ (EN) Reuters, su reuters.com. URL consultato il 13 agosto 2009.
  3. ^ Dichiarazione di Chris Fisher nel featurette e nel commento del DVD americano (Maggio 2009)
  4. ^ (EN) Exclusive Interview: S. Darko's Chris Fisher, su shocktillyoudrop.com. URL consultato il 2 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2009).
  5. ^ (EN) Nathan Atkins, Seconda Stesura del copione, su drop.io. URL consultato il 25 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2009).
  6. ^ (EN) Exclusive Interview: Donnie Darko sequel S. Darko starts shooting May 18, su screendaily.com. URL consultato il 10 agosto 2009.
  7. ^ Dichiarazione di Marvin Rush, direttore della fotografia, nel commento del DVD americano (Maggio 2009)
  8. ^ a b Dichiarazione di Chris Fisher nel commento del DVD americano (Maggio 2009)
  9. ^ (EN) Utah Too Much, su imdb.com. URL consultato il 010-07-2009.
  10. ^ adnkronos [collegamento interrotto], su adnkronos.com. URL consultato il 22 luglio 2009.
  11. ^ MTV - Moviemax - S.Darko Archiviato il 24 giugno 2009 in Internet Archive.
  12. ^ Cinecittà Box Office[collegamento interrotto]
  13. ^ (EN) S. Darko Review, su The A.V. Club. URL consultato il 26 agosto 2021.
  14. ^ (EN) Samuel Zimmerman, Fangoria, su fangoria.com. URL consultato il 15 maggio 2009 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2009).
  15. ^ (EN) Jen Chaney, Los Angeles Times, su articles.latimes.com, latimes.com. URL consultato il 15 giugno 2009.
  16. ^ (EN) Clint Morris, Moviehole, su moviehole.net. URL consultato il 17 luglio 2009 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2009).
  17. ^ (EN) Hunter M Daniels, Collider [collegamento interrotto], su collider.com. URL consultato il 21 luglio 2009.
  18. ^ (EN) Nathan Atkins, Seconda Stesura del copione, p. 38, su drop.io. URL consultato il 25 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2009).
  19. ^ (EN) Nathan Atkins, Seconda Stesura del copione, p. 67, su drop.io. URL consultato il 25 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2009).

Voci correlate

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