Segretariato generale del Parlamento europeo
OrganizzazioneBandiera dell'Unione europea Unione europea
Istituito1958
Segretario generaleBandiera dell'Italia Alessandro Chiocchetti
Nominato daUfficio di presidenza del Parlamento europeo
SedeQuartiere Kirchberg a Lussemburgo
Sito webwww.europarl.europa.eu/about-parliament/en/organisation-and-rules/secretariat
Al centro dell'immagine, l'edificio del Segretariato generale del Parlamento europeo.

Il Segretariato generale è il corpo amministrativo del Parlamento europeo. È guidato da un segretario generale ed è composto da 12 direzioni generali e dal servizio giuridico.

La composizione e l'organizzazione del Segretariato generale, che ha sede nel quartiere Kirchberg a Lussemburgo e che impiega circa 4 000 persone, sono stabilite dall'Ufficio di presidenza del Parlamento europeo, che nomina anche il segretario generale.[1]

Segretario generale

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Nominato dall'ufficio di presidenza, il segretario generale è il funzionario di più alto grado del Parlamento europeo, a capo dell'amministrazione dell'organo. Organizza i lavori del Parlamento sotto la direzione del Presidente, dell'ufficio di presidenza e della conferenza dei presidenti. Assieme al Presidente del Parlamento europeo verifica e firma tutti gli atti adottati congiuntamente dal Parlamento e dal Consiglio dell'Unione europea.

Lista dei segretari generali[2]

Direzioni generali

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Presidenza

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La direzione generale per la presidenza (DG PRES) segue le procedure parlamentari e svolge una serie di funzioni per conto del Presidente.

Politiche interne

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La direzione generale per le politiche interne dell'Unione (DG IPOL) segue il lavoro delle commissioni nel campo della politica interna. A maggio 2022 ha in servizio 542 dipendenti. Si compone di sei diverse direzioni.[3]

Politiche esterne

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La direzione generale per le Politiche esterne dell'Unione (DG EXPO) segue il lavoro delle commissioni e delle delegazioni nella politica estera.

Servizi di ricerca

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La direzione generale dei Servizi di ricerca parlamentare (DG EPRS) svolge attività di ricerca e analisi indipendente per assistere i deputati nell'attività parlamentare. A maggio 2022 ha in servizio 305 dipendenti. Si compone di quattro diverse direzioni.[3]

Comunicazione

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La direzione generale della Comunicazione (DG COMM) include il portavoce del Parlamento (dal 2008 Jaume Duch Guillot), l'ufficio stampa e una rete di uffici di informazione pubblica negli Stati membri. Gestisce anche il sito web Europarl.[4][5]

Personale

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La direzione generale del personale (DG PERS) si occupa delle risorse umane.

Infrastrutture e logistica

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La direzione generale delle infrastrutture e della logistica (DG INLO) gestisce infrastrutture e logistica nelle varie sedi di lavoro del Parlamento.

Traduzione

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La direzione generale della traduzione (DG TRAD) assicura la traduzione dei documenti in tutte le lingue dell'Unione europea nel rispetto del principio del multilinguismo.

Interpretazione e Conferenze

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La direzione generale dell'Interpretazione e delle Conferenze del Parlamento europeo (DG INTE) si occupa dell'interpretariato.

Finanze

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La direzione generale delle Finanze (DG FINS) si occupa del budget del parlamento e delle spese dei membri.

Innovazione e Assistenza tecnologica

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La direzione generale dell'Innovazione e dell'Assistenza tecnologica (DG ITEC) fornisce le tecnologie informative, di comunicazione di stampa e distribuzione.

Sicurezza

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La direzione della Sicurezza e della valutazione del rischio (DG SAFE) si occupa della sicurezza di persone, risorse e informazione.

Servizio giuridico

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Il servizio giuridico consiglia il Parlamento su questioni legali e lo rappresenta nei tribunali dell'Unione europea e degli stati membri.

Note

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  1. ^ Cfr. articolo 222 del Regolamento del Parlamento europeo.
  2. ^ Former Secretaries-General of the European Parliament, su europarl.europa.eu, European Parliament. URL consultato il 19 giugno 2017.
  3. ^ a b Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, su eur-lex.europa.eu.
  4. ^ Europarl.europa.eu
  5. ^ Direttore generale della comunicazione, su europarl.europa.eu. URL consultato il 17 gennaio 2014.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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