Sigismondo Caula (Modena, 1637 – Modena, 1724) è stato un pittore italiano.
Figlio del nobile Sebastiano Medici Caula, fu allievo di Jean Boulanger assieme a Tommaso Costa; studiò a Venezia le opere dei maggiori pittori locali come Tiziano, Tintoretto e Paolo Veronese, da cui trasse l'utilizzo forte del colore.
Ritornato a Modena dipinse nella chiesa di San Carlo il gran quadro Il contagio degli Israeliti, che aveva grande forza espressiva ed originalità. Altra opera dell'epoca migliore di quest'artista è Il martirio di Sant'ignazio, reso con grande verità e maestria d'arte. Tuttavia le sue ultime opere sono considerate inferiori a quelle concepite in gioventù. Oltre a vari dipinti, si trovano a Modena anche disegni, gessi e stucchi. Nel 1681-1682, operò nel Santuario di Fiorano, dove affrescò la cupola.
Sigismondo Caula collaborò con Marcantonio Chiarini, che dipingeva vedute architettoniche, quadrature e paesaggi, inserendo in esse le figure.
Tenne anche scuola, da cui uscì Francesco Monti.
Fu protagonista assieme a Francesco Stringa nel panorama pittorico estense del XVII-XVIII secolo.