San Simeone di Gerusalemme
Il martirio di san Simeone in una miniatura del Martirologio di Basilio
 

Vescovo e martire

 
NascitaI secolo
MorteGerusalemme, 107
Venerato daTutte le Chiese che ammettono il culto dei santi
Canonizzazionepre canonizzazione
Ricorrenza18 febbraio (Chiese orientali e Messa tridentina)
27 aprile [1] (Chiesa occidentale)
AttributiRaffigurato inchiodato a una croce; Abiti vescovili; Palma
Simeone I
Joos van der Burch e San Simeone di Gerusalemme, seguace di Gerard David, 1493, Harvard University
Vescovo di Gerusalemme
Insediamento62
Fine patriarcato107
PredecessoreGiacomo
SuccessoreGiusto I
 
NascitaI secolo
MorteGerusalemme
107

Simeone I di Gerusalemme, o Simone (I secoloGerusalemme, 107), fu il secondo vescovo della Chiesa di Gerusalemme dal 62 al 107, dopo la morte di Giacomo il Giusto.

Agiografia

Le testimonianze su Simeone sono limitate alle citazioni tramandate da:

La tradizione cattolica lo fa coincidere col Simone fratello di Gesù citato occasionalmente nei Vangeli (Mc6,3; Mt13,55-57[2]), considerandolo figlio di Maria di Cleofa[3] (moglie di Cleofa-Cleopa) e fratello di Giacomo il Giusto, al quale succedette alla testa della comunità giudeo-cristiana di Gerusalemme.

Simeone guidò l'unica comunità cristiana formata interamente da ebrei. Costretta a fuggire da Gerusalemme prima della guerra giudaica (66), la comunità di Simeone trovò rifugio oltre il fiume Giordano, a Pella di Perea.
Simeone visse sotto Traiano imperatore, il quale non lanciò mai persecuzioni contro i cristiani. Simeone però fu denunciato da un gruppo di avversari e condannato alla crocifissione.

Note

  1. ^ San Simeone nel calendario occidentale
  2. ^ Mc6,3; Mt13,55-57, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  3. ^ Mary of Cleophas nella Catholic Encyclopedia

Voci correlate

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