Strie glaciali che traggono origine dalla glaciazione Wisconsin a Kelleys Island (Ohio).

Le strie glaciali o striature glaciali sono scalfitture o scanalature longitudinali visibili nel substrato roccioso e causate dal processo di abrasione glaciale. Furono identificate per la prima volta verso la fine del 1700 come associate al movimento dei ghiacciai da alpinisti svizzeri che conclusero anche che, il fatto che esse siano visibili al giorno d'oggi, implica che i ghiacciai sono in fase di recessione.[1]

Le striature glaciali di solito si presentano come scanalature multiple, diritte e parallele, che rappresentano il movimento alla base del ghiacciaio in cui i sedimenti presenti agiscono come utensili da taglio. Le grandi quantità di ghiaia grossolana e i macigni trasportati lungo la base del ghiacciaio forniscono la potenza abrasiva per intagliare le scanalature, mentre i sedimenti più fini compiono l'azione di lisciatura e levigatura della roccia in posto che porta alla formazione di un pavimento glaciale sostanzialmente liscio. Il ghiaccio da solo non avrebbe infatti la durezza sufficiente a incidere e scanalare la roccia.

La maggior parte delle strie glaciali vennero a ritrovarsi esposte a causa della recessione dei ghiacciai a partire dall'ultimo massimo glaciale o dalla più recente piccola era glaciale. Oltre a indicare la direzione del flusso del ghiacciaio, la profondità e l'estensione dell'erosione delle scanalature possono essere utilizzate per stimare la durata di esposizione della roccia dopo l'estinzione del ghiacciaio.

Un esempio di queste strie glaciali è visibile nelle Glacial Grooves del National Natural Landmark, a Kelleys Island (Ohio); la più impressionante di queste è lunga 122 m, larga 11 m e profonda fino a 3 m.

Fattori che influenzano il tasso di abrasione

Striature glaciali con orientamento Est-Ovest nell'isola di Halsnøy, in Norvegia.

Il tasso di abrasione è influenzato da una serie di fattori:[1]

Roccia montonata con evidenti striature glaciali. Il ghiacciaio proveniva dal lato da cui è stata scattata la foto. Vallone della Savine, Lanslebourg-Mont-Cenis (Francia)

Note

  1. ^ a b Don Easterbrook, Surface Processes and Landforms, Upper Saddle River, New Jersey, Prentice Hall, 1999, pp. 315–317, ISBN 0-13-860958-6.

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