Stuck Inside of Mobile with the Memphis Blues Again | |
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Artista | Bob Dylan |
Autore/i | Bob Dylan |
Genere | Rock |
Edito da | Columbia Records |
Pubblicazione originale | |
Incisione | Blonde on Blonde |
Data | 1966 |
Durata | 7'05" |
Stuck Inside of Mobile with the Memphis Blues Again è una canzone di Bob Dylan contenuta nel suo album del 1966 Blonde on Blonde.
La versione contenuta nel disco compare anche nella raccolta Bob Dylan's Greatest Hits Vol. II del 1971. Una diversa versione invece appare nell'album live Hard Rain del 1976, e venne fatta uscire come singolo con il brano Rita May sul lato B. Una versione iniziale in studio, eseguita in maniera più veloce e ritmata, è stata inclusa nell'album The Bootleg Series Vol. 7: No Direction Home: The Soundtrack.[1]
Si tratta di uno dei brani contenuti in Blonde on Blonde dal testo più enigmatico e surreale che Dylan abbia mai scritto. Man a mano che la canzone prosegue, vanno e vengono personaggi assurdi, situazioni grottesche che mettono insieme Shakespeare e controllori di biglietti ferroviari vampiri in uno stato mentale quantomai allucinato. La composizione si dipana in nove complesse strofe, ognuna delle quali descrive bozzetti surreali che illustrano l'alienazione contemporanea. Alla fine il narratore è sopraffatto dal susseguirsi di assurdità che gli capitano, come se la sua vita fosse diventata una giostra da luna park dalla quale non riesce più a scendere.[2]
Musicalmente la canzone si può definire un rock piuttosto atipico dove la parte del leone nel brano la fa la chitarra elettrica suonata dal musicista di studio Joe South, che si amalgama alla perfezione con l'organo suonato da Al Kooper e con il cantato di Dylan.
Il titolo della canzone ha anche ispirato il nome del movimento artistico degli anni ottanta "Memphis Group".[3][4]