Sukhoi Su-25 | |
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Un Su-25 in rullaggio presso la base aerea di Brandis, Germania 1991. | |
Descrizione | |
Tipo | aereo da attacco al suolo |
Equipaggio | 1 pilota 1 navigatore (opzionale) |
Progettista | OKB-51 Sukhoi |
Costruttore | GAZ 31 Sukhoi |
Data primo volo | 22 febbraio 1975 |
Data entrata in servizio | 19 luglio 1981 |
Utilizzatore principale | Russia |
Altri utilizzatori | Bielorussia Ucraina |
Esemplari | 1320 |
Costo unitario | 11 milioni US$[1] (2004) |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 15,05 m |
Apertura alare | 14,50 m |
Altezza | 4,80 m |
Superficie alare | 30,1 m²[2] |
Peso a vuoto | 9 500 kg |
Peso max al decollo | 19 300 kg |
Propulsione | |
Motore | 2 turbogetti Tumanskij R-195 |
Spinta | 44,13 kN (4 500 kgf) ciascuno |
Prestazioni | |
Velocità max | 950 km/h |
Autonomia | 1 250 km |
Tangenza | 7 000 m 5 000 m (a pieno carico) |
Armamento | |
Cannoni | 1 GSh-30 da 30 mm |
Bombe | caduta libera: FAB-250 FAB-500U[3] FAN-500 anti-bunker: BETAB-500 guidate: KAB-500 KAB-500S KAB-500KR incendiarie: OFZAB-500 |
Missili | aria aria: R-73 aria-superficie: Kh-28 Kh-29 Kh-58 |
Razzi | S-13 S-24 S-25 Zuni |
Piloni | 10 sub-alari 1 sotto la fusoliera |
Note | Dati relativi alla versione: Su-25SM3 |
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Il Sukhoi Su-25 (in cirillico: Сухой Су-25, nome in codice NATO: Frogfoot)[6] è un aereo da attacco al suolo e supporto aereo ravvicinato di fabbricazione sovietica, sviluppato dall'OKB-51 Sukhoi alla fine degli anni settanta ed entrato in servizio nelle forze armate sovietiche nel 1981.
Progettato per fornire supporto aereo alle forze terrestri, è impiegato per missioni di bombardamento tattico in territorio ostile contro installazioni militari, basi avanzate ed unità terrestri anche in presenza di dispositivi di difesa aerea portatile ed in ambienti saturi di contromisure elettroniche. Noto fra le truppe russofone con il nome di Grach è anche noto come Flying Tank, al pari del caccia-carri sovietico Il-2 Sturmovik, a causa dello spessore della vasca di titanio che avvolge l'abitacolo a protezione dell'equipaggio.[7]
In servizio presso varie forze aeree dell'ex-Patto di Varsavia e del continente africano, è dotato di sistemi ridondanti per massimizzarne le possibilità di sopravvivenza in caso di avarie e colpi avversari ed è stato prodotto in numerose versioni la più recente delle quali è denominata Su-25SM3, in consegna presso le Forze aerospaziali russe dal 2017.[8]
Introdotto nei primi anni ottanta nello stesso ruolo dell'equivalente statunitense A-10 Thunderbolt II, risulta essere operativo, nelle versioni più recenti, nella Voenno-vozdušnye sily Rossijskoj Federacii, l'attuale Forza aerea della Russia, e in diverse aeronautiche militari degli Stati del CSI, principalmente ottenuti dopo la dissoluzione dell'URSS, in Africa e Sud America.
Tra le prime varianti che ne sono state realizzate, vi sono il Su-25UB, biposto da addestramento, il Su-25BM, aereo da traino bersagli, e il Su-25K, realizzato per il mercato estero. Una parte degli esemplari ancora in servizio risultano in fase di aggiornamento allo standard Su-25SM, versione introdotta nel 2012. Le ulteriori varianti Su-25T e Su-25TM (noto anche come Su-39) benché avviati ad un programma di sviluppo non sono mai stati avviati alla produzione serie. Nel 2007, il Su-25 ed il Su-34 risultavano gli unici velivoli ad ala fissa provvisti di blindatura ancora in produzione[1].
Durante i suoi oltre 30 anni di servizio il Su-25 è stato utilizzato in ambito operativo durante numerosi conflitti, il primo ed in maniera intensiva durante l'intervento sovietico in Afghanistan dove operò in missioni controguerriglia delle attività dei Mujaheddin. La Al-Quwwat al-Jawwiyya al-'Iraqiyya, l'aeronautica militare iraqena, impiegò il Su-25 contro obiettivi iraniani durante la guerra Iran-Iraq nel periodo 1980-1989 finendo per la maggior parte distrutti ed in seguito quelli ancora operativi condotti in Iran nel 1991 da piloti iracheni durante la guerra del Golfo. Nel 1993 i separatisti abcasi utilizzarono i Su-25 contro le forze armate georgiane durante la guerra georgiano-abcasa.[9] Otto anni più tardi la Voeno Vozduhoplovstvo i Protivvozdushna Odbrana, aeronautica militare della Repubblica di Macedonia, impiegò i propri Su-25 anni contro le truppe dell'Esercito di liberazione nazionale (UÇK macedone) durante il conflitto del 2001 e, nel 2008, sia Georgia che Russia utilizzarono su fronti opposti i propri Su-25 durante la seconda guerra in Ossezia del Sud[10]. In Africa alcune nazioni, tra cui Costa d'Avorio, Ciad e Sudan hanno utilizzato il Su-25 in insurrezioni locali e guerre civili.
Successivamente all'invasione russa dell'Ucraina, a maggio 2023, fu ufficializzata l'integrazione dei razzi aria-superficie di costruzione statunitense Zuni su di un Su-25 ucraino.[11] Il 1 maggio 2023, emersero alcune foto in cui un Su-25 ucraino era armato di razzi Zuni.[11]