Taleggio
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegioniLombardia
Piemonte
Veneto
Zona di produzioneProvince di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Pavia, Novara, Treviso
Dettagli
Categoriaformaggio
RiconoscimentoD.O.P.
SettoreFormaggi
Consorzio di tutelaConsorzio per la tutela del Taleggio
ProvvedimentoReg. CE n.1107/96
Taleggio DOP[1]
Valori nutrizionali per 100 g
Energia312 kcal (1 300 kJ)
Proteine19 g
Carboidrati
Totali<0,5 g
Zuccheri<0,5 g
Grassi
Totali26 g
 
Acqua51,8 g
Vitamine
Vitamina A482 µg
Riboflavina (Vit. B2)0,22 mg
Vitamina E0,62 mg
Minerali
Calcio433 mg
Ferro0,1 mg
Fosforo150 mg
Potassio89 mg
Sodio873 mg

Il Taleggio è un formaggio italiano a denominazione di origine protetta (DOP), a pasta cruda di latte vaccino, molle e a crosta lavata.

Storia

Il Taleggio prende il nome dall'omonima valle, situata nell'alta Bergamasca. La produzione di questo formaggio nasce dall'esigenza degli abitanti della zona di conservare il latte eccedente il consumo diretto. Inizialmente il formaggio così prodotto veniva chiamato "stracchino" (strachin in lombardo), nome che per secoli in Lombardia ha contraddistinto, più che un determinato formaggio, in generale tutti i formaggi molli a forma quadrata. Il termine deriva dall'espressione lombarda "strach", che significa stanco, e si riferisce al fatto che il formaggio veniva fatto (e da alcuni viene fatto tuttora) col latte della mungitura serale, quando le mucche giungevano alla stalla "stanche" dopo essere state a pascolare tutto il giorno[2].

Il nome Taleggio risale invece ai primi del Novecento, quando i casari della valle omonima sentirono la necessità di distinguere i loro formaggi da quelli provenienti da altre zone. Pare soprattutto sotto la spinta di Amilcare Arrigoni, che nativo di Olda in Val Taleggio emigrò e fece fortuna in Francia nel campo della ristorazione, tornato in Italia all'inizio del secolo, si adoperò per rivitalizzare la sua valle iniziando appunto dal Taleggio. È l'inizio del percorso che ha portato questa specialità al riconoscimento della Denominazione di Origine (D.O.) nel 1988, cui è seguita nel 1996 la Denominazione di origine protetta (D.O.P.).

Attualmente la produzione, che è stata per secoli esclusivamente montana, si è estesa progressivamente nella Pianura Padana, dove numerosi caseifici hanno conciliato i metodi tradizionali con le innovazioni tecnologiche. L'incarico di vigilanza sulla commercializzazione del Taleggio è affidato, dal 1981, al Consorzio di Tutela del formaggio Taleggio (CTT). Nato nel 1979 come Ente senza scopo di lucro, il Consorzio ha come obiettivi la tutela, il miglioramento qualitativo e la promozione del formaggio Taleggio, e agisce attraverso:

I caseifici associati al Consorzio effettuano la marchiatura di ciascuna forma conforme ai requisiti specificati nel disciplinare di produzione. Il marchio è formato da 4 cerchi disposti in forma quadrata. Nei primi tre, in senso orario a partire da quello in alto a sinistra, è inserita la lettera "T" maiuscola; nel quarto, in basso a sinistra, è inserito il numero di identificazione del produttore concessionario del marchio. Sugli incarti del formaggio commercializzato è presente il marchio a quadrifoglio, con la sigla CTT, sotto la quale è eventualmente riportato il numero identificativo del produttore.

Denominazione d'origine

Il Taleggio è un formaggio a denominazione d'origine protetta (DOP): come tale può essere prodotto e stagionato unicamente in Lombardia, nelle province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Pavia; in Piemonte nella provincia di Novara; in Veneto, nella provincia di Treviso. Anche il latte utilizzato per la produzione deve provenire da vacche allevate nelle province citate[3].

Il procedimento di produzione prevede diverse fasi:

Caratteristiche principali

Polenta con taleggio

Il taleggio è un formaggio a crosta lavata, di consistenza molle.

Secondo il disciplinare di produzione il taleggio deve rispondere ai seguenti requisiti:

Note

  1. ^ Valori nutrizionali, su taleggio.it. URL consultato il 20 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2018).
  2. ^ Taleggio, su formaggio.it. URL consultato il 20 aprile 2018.
  3. ^ Produzione, su taleggio.it. URL consultato il 20 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2018).
  4. ^ Il Taleggio si mangia con la crosta?, su La Cucina Italiana. URL consultato il 20 aprile 2018.
  5. ^ Formaggio Taleggio, su formaggiotaleggio.it. URL consultato il 20 febbraio 2024.

Bibliografia

Altri progetti

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