Con il termine tecnologia microelettronica si intende indicare, nell'ambito dei processi di realizzazione industriale di circuiti integrati (IC), la lunghezza del canale dei transistor che costituiscono il componente. Tale misura è significativa perché in un dato circuito integrato tutti i transistor hanno canali della medesima lunghezza (il progettista può viceversa intervenire sulla sua larghezza), e perché differenti lunghezze del canale determinano differenti prestazioni del componente e del sistema che tramite esso è realizzabile.
Si noti che negli ambiti di impiego di questo termine si fa implicitamente riferimento a transistor di tipo MOS e CMOS.
Nell'ambito delle tecnologie CMOS attualmente in produzione esistono tecnologie che vanno dai 500 ai 45 nanometri, recentemente anche di 32 nanometri.
Ogni tecnologia ha una sua peculiarità e campo di applicazione, ma generalmente le tecnologie più grandi sono le più vecchie e meno costose. Di contro hanno minori prestazioni in termine di densità di componenti per millimetro quadrato, velocità e consumi.
Ogni tecnologia è costituita da un insieme di regole e procedure che definiscono i vari aspetti che riguardano tutto il flusso di progettazione e produzione del circuito integrato:
Ogni produttore di semiconduttori, in genere, ha le proprie tecnologie proprietarie (specialmente quelle in via di sviluppo) ma si assiste a una certa standardizzazione nell'ambito di una stessa famiglia (es 180 nm), per cui con pochi adattamenti si riesce a trasferire un disegno da un fabbricante all'altro. Questo succede più spesso per i disegni digitali, tradizionalmente più robusti, ma è più difficile per quelli analogici che sono più dipendenti dai parametri tecnologici e da effetti di secondo e terzo ordine.