La teoria dello scambio sociale è una prospettiva del campo della psicologia sociale e della sociologia che spiega il cambiamento sociale e la stabilità come un processo di scambi negoziati tra le persone. La teoria dello scambio sociale sostiene che tutte le relazioni umane sono formate dall'uso di un'analisi costi-benefici e dal confronto con le alternative. Ad esempio, quando una persona percepisce i costi di una relazione al di sopra dei benefici ottenuti, la persona, secondo questa teoria, lascerà la relazione. Questa teoria ha le sue radici in economia, psicologia e sociologia. La teoria dello scambio sociale va di pari passo con la teoria della scelta razionale e dello strutturalismo, assumendo le sue principali caratteristiche.[1][2][3]

Storia

Le teorie dello scambio sociale più complete sono quelle degli psicologi sociali americani, John Thibaut (1917–1986) e Harold Kelley (1921–2003), mentre tra i sociologi americani, George Homans (1910–1989), Peter Blau (1918–2002) e Claude Lévi-Strauss (1908–2009).[1]

Note

  1. ^ a b (EN) J. E. Roeckelein, Elsevier's Dictionary of Psychological Theories, Elsevier, 19 gennaio 2006, ISBN 978-0-08-046064-2. URL consultato il 2 novembre 2020.
  2. ^ (EN) Jeni McRay, Leadership Glossary: Essential Terms for the 21st Century, Mission Bell Media, 2015, ISBN 978-1-78539-083-8. URL consultato il 2 novembre 2020.
  3. ^ (EN) Emerson & Cook R & K, Annual Review of Sociology, su jstor.org, vol. 2, 1976, pp. 335–362. URL consultato il 2 novembre 2020.

Bibliografia

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